La propaganda anti Trump è già partita, ma lascia perplessi. A parte poche eccezioni che entrano nel merito (una è l’analisi di Pier Luigi Cavalchini pubblicata da CorriereAl nei giorni scorsi) il resto è fuffa ideologica. Un’accozzaglia di luoghi comuni da far sorridere.
Qualche esempio? “il popolo di Trump odia la politica e sogna lusso e soldi facili, l’ignoranza al potere, le donnine. Dei minus habens: roba da far riflettere sul senso del suffragio universale”.
Sono pochissimi insomma i cosiddetti progressisti che, quando perdono, sanno rispettare il volere popolare, ripartendo dai propri errori anzichè dalla demonizzazione/sputtanamento dell’avversario.
Nel 2017 ci saranno elezioni in importanti paesi europei, e chissà cosa succederà anche in altri meno importanti, come l’Italia. Di certo nel mondo degli analisti e commentatori politici girano un sacco di vecchi ‘arnesi’, che non sanno neanche più comprendere se stessi.