In Cattedrale Solennità della Chiesa Locale e chiusura dell’Anno Santo della Misericordia

vescovo_portasanta_optDomenica 13 novembre alle ore 15.30 in Cattedrale, ad Alessandria, si svolgerà la celebrazione eucaristica per la Solennità della Chiesa Locale e per la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia iniziato il 13 dicembre 2015 con l’apertura della Porta Santa. L’azione che simbolicamente darà termine all’Anno Santo è proprio la chiusura della Porta Santa, che verrà sigillata con lo stemma del vescovo fino al prossimo Giubileo ordinario previsto per il 2025.

“Prima dell’inizio del Giubileo il mio desiderio era che questo anno riuscisse a far sperimentare la potenza della Misericordia alle persone e che si traducesse in azioni concrete, non solo con lo scopo di fare, ma soprattutto con l’entusiasmo di far traboccare ciò che si vive.” spiega mons. Guido Gallese, vescovo della Diocesi di Alessandria. “Devo dire che con lo scorrere di questi mesi ho visto lentamente realizzarsi questo desiderio, anche se la Misericordia è un fiume che non si esaurisce mai”.

Il vescovo si riferisce ai molti “esempi” scaturiti nella nostra Diocesi, alcuni dei quali sono stati raccolti all’interno di un video che verrà proiettato prima della celebrazione. Il primo ad apparire è Leonardo, che con le famiglie del suo asilo (all’interno di una parrocchia) ha raccolto offerte per i suoi coetanei terremotati, Gianpaolo direttore della Caritas ha guidato la creazione di un ambulatorio per i più poveri, Alessandra ha partecipato alla GMG di Cracovia, Laura invece è una delle persone e coppie che si stanno preparando ad accompagnare le famiglie ferite.

Poi troveremo Luca, che ha preso parte alla Tenda della Misericordia che per tre giorni ha accolto centinaia di persone in piazzetta della Lega, frate Maurizio che ha allargato la mensa dei francescani, Roberta che ha accompagnato come volontaria i pellegrini al percorso della Misericordia in cattedrale e Roberto che con la sua confraternita ha deciso di prendere in carico la cura delle tombe nel nostro cimitero cittadino.

“Il mio desiderio è che questo anno si possa prolungare” conclude il vescovo “Desidero che si viva l’esperienza della comunione nelle nostre comunità, perchè sappiano essere misericordiose con tutte le persone che incontrano, senza giudicarle, ma accogliendole e amandole. Solo così possiamo vivere in pienezza i frutti di questo Anno Santo. Che il Signore, accolga questi desideri e li faccia diventare vita vissuta, cioè, felicità”.