Altra giornata complicata venerdì sul fronte Terzo Valico, fra annunci di grandi novità (tolta al Cociv la direzione dei lavori, che passa a Rfi, società delle Ferrovie dello Stato) all’insegna di un ottimismo un po’ forzato, e altri segnali di segno opposto, con i 5 Stelle che, muovendo dalle notizie pubblicate da alcuni siti su un dirigente della Prefettura di Alessandria, arrivano a chiedere per voce del senatore Marco Scibona (segretario 8a Commissione Lavori pubblici, comunicazioni) l’immediata sospensione del dirigente stesso (vice prefetto di Alessandria) “e l’immediato trasferimento ad altra sede del Prefetto Tafuri”.
Ma andiamo con ordine.
Il Commissario di Governo del Terzo Valico, Iolanda Romano, ha incontrato venerdì le istituzioni locali dei territori interessati dall’opera del Terzo Valico per fare il punto della situazione e valutare insieme le iniziative da assumere.
All’incontro hanno partecipato Aldo Isi, Direttore Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Maria Rita Rossa Presidente della Provincia e Sindaco di Alessandria, Stefano Bernini Vice Sindaco di Genova, gli 11 Sindaci dei territori piemontesi, il direttore del polo Amianto di Arpa Piemonte.
Il Commissario ha voluto dar seguito alla riunione avvenuta giovedì sera al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Ministro Graziano Delrio, RFI e i Presidenti delle Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia, i Prefetti di Alessandria e Genova, la Presidente della Provincia di Alessandria e il Sindaco della Città metropolitana di Genova, riferendo ai partecipanti territoriali che il Ministero resta fermamente convinto dell’utilità e strategicità dell’opera e che i lavori continueranno senza interruzioni, in coerenza con quanto comunicato la stessa mattina al Ministro dei trasporti della Confederazione Svizzera Doris Leuthard. E’ stato inoltre riferito che sono in corso le valutazioni, con il presidente dell’ANAC Raffaele Cantone, per il commissariamento dell’opera.
Per quanto riguarda la direzione lavori, è già operativo il gruppo di lavoro di Rete Ferroviaria Italiana che monitorerà e controllerà tutte le attività e le fasi realizzative dell’opera, secondo quanto previsto dal nuovo Codice degli Appalti che garantisce più legalità e trasparenza e distinzione tra controllore e controllato.
“Abbiamo ritenuto necessario come committenti – ha sottolineato Aldo Isi – di prendere in mano la direzione lavori, come previsto dal nuovo Codice degli Appalti, per dare al Paese un importante e significativo segnale circa la volontà di proseguire con la realizzazione dell’opera con spirito di legalità e trasparenza. Riteniamo anche importante e opportuno che occorra cambiare le regole e i processi per l’assegnazione delle gare di appalto. Per questo motivo RFI sarà presente, con i propri dirigenti e tecnici, nelle commissioni di gara.”
Inoltre, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, verrà compiuto uno sforzo ulteriore per il monitoraggio ambientale, con lo spostamento dell’Osservatorio Terzo Valico direttamente sul territorio, con l’estensione della partecipazione attiva degli enti di controllo coinvolti dal monitoraggio ambientale, e l’aumento della frequenza degli incontri, prevendo la diffusione dei dati sulla vigilanza.
Il Commissario ha così commentato: “Sono soddisfatta del lavoro che si sta facendo. Il cambiamento nella gestione dell’opera è radicale, perché spostare la direzione lavori dal privato al pubblico significa riportare sotto osservazione tutto il processo nell’interesse dei cittadini e sana una situazione anomala che peraltro era già stata corretta dal nuovo Codice Appalti”. Ognuno si è assunto le proprie responsabilità e si sta intervenendo su più fronti. Il passaggio della direzione dei lavori a RFI, il rafforzamento del monitoraggio ambientale e le valutazioni in corso di un intervento dell’ANAC di Raffaele Cantone sono il segno della serietà degli impegni presi dal governo e della volontà di intervenire in maniera immediata e trasparente nelle vicende che hanno visto coinvolto COCIV.
Inoltre, nel corso della mattina Alberto Carbone, Sindaco di Serravalle Scrivia, Rocchino Muliere, Sindaco di Novi Ligure e Aldo Isi Direttore Investimenti di RFI hanno firmano la ridefinizione delle opere incluse negli Accordi Procedimentali siglati nel 2005 per un valore complessivo di 33 milioni (22 per Novi Ligure e 11 per Serravalle). La rimodulazione degli interventi, richiesta dalle Amministrazioni locali, prevede la sostituzione di opere ritenute non più necessarie con altre divenute prioritarie. Tra le opere previste, la riqualificazione urbana e ambientale di un’area industriale dismessa di Serravalle Scrivia, la realizzazione di spazi a servizio della stazione con parcheggio e accesso all’area ferroviaria e contestuale realizzazione di un nuovo sottopasso veicolare e pedonale, la riqualificazione dell’area dello scalo merci di Novi Ligure da destinare a zona verde e parcheggi e il miglioramento dell’accessibilità di un sottopasso pedonale e veicolare.
Al tavolo convocato dal Ministro si è anche parlato delle altre opere di compensazione, in gran parte di viabilità, su cui si è decisa un’accelerazione, resa possibile dal nuovo ruolo assunto da RFI che avrà facoltà di rivedere il cronoprogramma dei lavori.
Confermati anche i protocolli di intesa per l’occupazione locale, che per il Piemonte sarà gestito dall’Assessore al Lavoro Gianna Pentenero insieme ai Centri per l’impiego della Regione Piemonte.
Infine, sono state avviate le attività del cosiddetto “Tavolo dei Sindaci” relative gli esiti dell’OST, una delle tappe fondamentali di questo progetto svoltosi lo scorso 29 ottobre con la partecipazione di 300 cittadini. Come ha sottolineato il Commissario: ”Oggi pomeriggio continuerò a lavorare insieme ai sindaci. E’ stata già fatta una prima analisi sui risultati emersi dall’OST e oggi verranno individuati alcuni filoni di intervento significativi. Noi continuiamo a lavorare con impegno e serietà per tutti i cittadini e per questo territorio”.
Il Commissario ricorda i canali di comunicazione attivati per i cittadini interessati ad avere informazioni sui cantieri: l’indirizzo mail dedicato infopoint.tvg@mit.gov.it, la linea telefonica 328 089 69 41, attiva dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00 il lunedì, mercoledì e giovedì. A tutte le richieste verrà data tempestiva risposta.
Totalmente diverso il punto di vista del Movimento 5 Stelle, che intervengono sul tema Terzo Valico attraverso una lunga dichiarazione del senatore Scibona:
“Il Ministro Delrio, in riferimento al Terzo Valico dei Giovi, ha confermato l‘orizzonte del 2021 per la conclusione dei lavori anche perché a suo dire le risorse ci sono e lo stato dei lavori è avanzato.
Non approviamo ma, nei panni dei proponenti, tanto più vista la cronaca che annovera tra di essi ladri e malfattori, comprendiamo la volontà di proseguire i lavori con speditezza nonostante i gravi fatti di corruttela e soprattutto il concreto rischio che le opere già eseguite non siano a regola d’arte.
A voler essere gentili la lettura sembra essere quella di qualcuno che sapendo di fare qualcosa di male corre quanto può per arraffare quanto più possibile prima che scattino altre manette.
Crediamo invece che sarebbe segno di grande rispetto delle istituzioni e dei fondi pubblici investiti in un’opera di già dubbia necessità quello di dare uno stop ai cantieri incriminati dall’ultima ondata di arresti e istituire una commissione tecnica che controlli centimetro per centimetro ogni manufatto, ogni gettata di cemento, alla ricerca di eventuali anomalie.
Ad esempio, si potrebbe iniziare dalla galleria-finestra di Pontedecimo (GE) dove pare che sia stia centinando la volta di fretta e furia ma con troppa distanza tra una centina e l’altra e che si abbiano i primi distacchi di calcestruzzo. Deve essere tutelata la sicurezza dei lavoratori e la bontà dei manufatti. Bisogna verificare! I segnali per approfondire ci sono tutti e quindi “l’avanti tutta” del Ministro Delrio oltre ad essere una scelta miope possiamo dire che è anche criminale.
Si ricordi il Ministro che il Terzo Valico e le altre grandi opere inutili, anche se la sua compagine politica non sarà più al governo, rimarranno indissolubilmente legate al suo nome e a quello di tutti coloro che ne sono stati fautori nel malaugurato caso in cui l’opera venga ultimata e si vengano a scoprire delle carenze strutturali gravi che ne inficino la funzionalità o peggio causino incidentalità.
Vorremmo la politica del buon padre di famiglia, non quella del figlio ladro”.
Non solo. Sempre il senatore Scibona commenta l’altra notizia di giornata, secondo la quale un alto dirigente della Prefettura di Alessandria comparirebbe negli stralci delle intercettazioni afferenti le indagini sul Terzo Valico dei Giovi.
“Emergono notizie inquietanti – dice Scibona – dagli stralci delle intercettazioni afferenti le indagini sul Terzo Valico dei Giovi.
Dalle stesse, pubblicate sul sito http://notavterzovalico.info/, si evince che il Vice Prefetto di Alessandria avrebbe informato il Cociv sull’inchiesta in corso e inoltre tutti ci ricordiamo le intercettazioni precedenti dove il Prefetto Tafuri, per le questioni legate alle norme antimafia, telefonava ad Incalza al MIT, anche lui poi sotto processo.
Questi fatti sono gravissimi! Il Ministro Alfano proceda con l’immediata sospensione del Vice Prefetto di Alessandria e l’immediato trasferimento ad altra sede del Prefetto Tafuri.
Gli uffici territoriali del governo devono essere esempio di legalità e specchiata onorabilità, non collusi con il crimine!”