Le dichiarazioni di Chiamparino sono surreali: Avanti tutta e poco importa delle vicende giudiziarie che hanno spazzato via la credibilità del Terzo Valico.
L’inchiesta dovrebbe invece far riflettere sui progetti e sulla loro reale utilità. Forse a Chiamparino sfugge un particolare grosso come una casa: il progetto, quantificazione dei costi e valutazione dei benefici, è stato redatto da un consorzio ormai totalmente delegittimato dall’inchiesta.
Lo Stato ha chiesto di progettare e provare che il Terzo Valico era un’opera di interesse pubblico ad un consorzio di imprese private che badano solo al proprio profitto. Ma ciò non basta a capire come vengano spesi più di 6 miliardi di euro. Per comprenderlo forse è necessario leggere le pagine delle ordinanze di custodia cautelare.
Così Chiamparino non si smentisce e per non ammettere la cantonata presa da tutto il Pd ripropone la validità di un’opera che non conosce o fa finta di non conoscere. Dopo queste dichiarazioni ci aspettiamo nuovamente un atteggiamento supino della Regione Piemonte rispetto alle richieste autorizzative di COCIV, per ottenere ex cave e siti dove smaltire smarino condito con preziosi ingredienti quali schiumogeni e fibre di amianto (come già avvenuto in passato). Tanti auguri a noi che respireremo l’aria e berremo l’acqua del basso alessandrino, è il prezzo che dobbiamo pagare per dar ragione a chi non ammette di aver sbagliato.
Paolo Mighetti
Capogruppo regionale M5S Piemonte