Ci sono due Alessandrie, la prima che vive una crisi profonda, la seconda che gioca con i ponti a spese della prima. Si mangia e si balla domenica per l’inaugurazione del ponte… che deve ancora trovarsi un nome.
Propongo “ponte dei sospiri 2” per il costo e i disagi subìti dalla popolazione oppure “ponte dello stretto”, per via della mancanza di spazio agli sbocchi che contrasta assurdamente con la grandiosità dell’opera.
E grandiosi saranno i festeggiamenti, con la presenza di grandi artisti… il re del liscio Casadei, il mitico compositore Bregovic, mentre Renzi è in forte dubbio. Probabilmente Rita Rossa vuole creare un evento importante che possa farla risalire nella classifica sul gradimento dei sindaci italiani, dal centesimo e ultimo posto, almeno di un paio di posizioni… E per questo, nonostante l’economia cittadina disastrata, gli autobus cubani della fallita ATM, nonostante le strade a pezzi e al degrado generale... non si bada a spese, tutto per festeggiare su un ponte esagerato, ingombrante, nato vecchio da un progetto di vent’anni fa e soprattutto costosissimo.
Nessuno sa ancora quanto pagheremo di manutenzione. Perchè non parliamo di mattoni eterni… ma di un ponte in ferro, cemento, tiranti che va controllato, regolato e pitturato. Nel progetto originale si parlava di un paio di milioni di euro all’anno… Vedremo quanto sarà effettivamente, in ogni caso sarà come vivere da pezzenti con la Ferrari in garage da mantenere.
Ma adesso pensiamo solo a festeggiare, facciamo pure le cicale anche se l’inverno è alle porte… Ai problemi penseremo domani… al referendum che con un semplice NO sancirà la fine della politica renziana delle prese in giro e degli inganni, alle elezioni di primavera… E vedremo se la festa del ponte dei balocchi potrà cambiare il destino dei Lucignoli e dei Pinocchi alessandrini…
Maurizio Sciaudone
Consigliere comunale di Alessandria