Se vince il No al referendum torniamo indietro di trent’anni? Magari! [Le pagelle di GZL]

salamanodi Graziella Zaccone Languzzi

 

1) A Fiorenza Salamano, Assessore Comunale di Acqui Terme alle Politiche Sociali ed Abitative, per il progetto denominato: “Un aiuto nel rispetto della dignità tricolore”. Le motivazioni in sintesi dal bisettimanale Il Piccolo di venerdì 07 c.m. pag. 34: “sostenere almeno in parte il difficile cammino di un certo numero di connazionali, che per motivi contingenti indipendenti dalla loro volontà, non possono far fronte al problema della spesa quotidiana per la perdita del lavoro o per invalidità sopravvenuta”. In cosa consiste: l’assessore Salamano intende aiutare per ciò che le sarà possibile ogni cittadino in difficoltà nato e cresciuto ad Acqui Terme, cittadini che nell’arco della loro vita hanno contribuito al benessere della città ed adempiuto i propri doveri civici e che al momento necessitano di un supporto economico: anziani e pensionati con bassi redditi, esodati, ex artigiani e commercianti in difficoltà, invalidi etc. Come? Raccogliendo presso l’ufficio del suo assessorato generi alimentari non deperibili e ciò che la generosità degli acquesi saprà offrire. Il progetto dell’Assessore Salamano lo condivido in pieno: aiutare quei cittadini Italiani troppo spesso trascurati dalle istituzioni, preoccupate maggiormente, anzi unicamente di fornire aiuti di ogni necessità agli immigrati, dimenticandosi dei nostri italiani che in certi casi versano in condizioni peggiori di chi arriva qui. E questo nonostante i nostri connazionali abbiano contribuito a far crescere il Paese tanto da ospitare, curare, nutrire chi oggi arriva nudo. Ora la nota dolente: tale notizia ha sollevato polemiche anche con toni accesi da parte dei “piddini” locali fortemente scandalizzati, con accuse all’assessore Salamano di una mossa a fini elettorali e non solo. Il loro “disappunto” sta nella discriminazione ingiustificata in contrasto con i valori di uguaglianza e solidarietà capisaldi democratici del nostro paese. Questo “disappunto” dei democratici acquesi come cittadina italiana mi irrita moltissimo, a questi signori vorrei chiedere di non esagerare, tutto il nostro paese è impegnato anche con molti sacrifici economici, di ordine pubblico e sanitario in una enorme generosa solidarietà, ma in moltissimi casi è solo vantaggio, business per molte organizzazioni nate ad hoc. Ora perché criticare una buona, corretta iniziativa per i nostri concittadini? Assessore Salamano brava, sono con lei, vada per la sua strada tranquilla perché sta attuando un corretto atto politico, di giustizia ma soprattutto umano.
Voto: 10

 

2) Gli spunti per stilare le pagelle mi vengono anche dalle news quotidiane. A voltevia-guasco trovo interessante una notizia a cui è stato dato poco spazio e in molti casi per opportunità, meno se ne viene a sapere, meno clamore e tutto svanisce. Ma a questa news desidero offrire una seconda “vita”. Agli inizi di ottobre sul quotidiano La Stampa si legge: “ Via Guasco – Il custode è stato trasferito nessuno apre ai dipendenti gli uffici di Provincia e Regione”. Caspita che organizzazione e che “limitazione come metodo di lavoro” penso io, roba da “Striscia la notizia” e se non fosse che in questo paese ci siamo rassegnati a prendere con spirito e filosofia ogni situazione prodotta dal settore pubblico, di fronte a tali notizie non ci resta che ridere per non piangere. Andiamo per ordine: in via Guasco a pochi passi da piazza della Libertà, vi è il palazzo dove risiedono uffici URP e UMA della Regione (mi sono informata ma in quel palazzo la Provincia non c’entra nulla). Questa struttura aveva un custode ovviamente dipendente della Regione a cui è stata cambiata la mansione da custode ad autista. Quindi da un giorno all’altro l’ex custode ha iniziato il suo nuovo compito convinto certamente che “dall’alto” avessero provveduto al suo sostituto, ma così non è stato. Alle ore 7,30 il personale all’arrivo ha trovato il portone chiuso e dopo aver verificato con varie telefonate pare che da Torino sempre qualcuno “dall’alto” abbia autorizzato l’apertura (così si legge su bisettimanale Il Piccolo) forzando il portone. Finalmente una trentina di dipendenti e utenti hanno potuto svolgere i propri servizi ed impegni. Si chiede: ai dipendenti che avranno timbrato il cartellino in ritardo sarà penalizzato lo stipendio? Lo chiedo considerato come qualcuno ha dimostrato di lavorare “dall’alto”: che non si dimentichino anche di segnalare all’ufficio paghe che tale timbratura anomala sulla quantità dei dipendenti, ha una casualità di forza maggiore da non addebitare agli stessi. Questo fatto è pari ad una comica, ma c’è qualcosa di serio in questo paese?
Voto: 2

 

renzi-trentanni3) Per una frase su Facebook che mi è piaciuta e ho condiviso. L’autore non lo cito per la privacy ma anche perché potrebbe essere una frase ripresa, riformulata e condivisa a sua volta. Di cosa si tratta? Partendo dall’argomento voto sul referendum viene evidenziato che “si stava meglio quando si stava peggio” . Può essere un luogo comune citare questa frase ma chi è della mia generazione ha vissuto gli anni della gioventù nella speranza e nella fiducia nel futuro. Purtroppo noi “datati” con desolazione possiamo prendere atto che oggi è molto peggio ciò che stanno vivendo i nostri figli e nipoti a differenza nostra: e che, soprattutto, manca completamente la speranza in un domani migliore. La frase dice: “Renzi ha detto che se vince il NO si torna indietro di 30 anni….Splendido! Nel 1986… non esistevano i contratti cococo, progetto, jobact, da dipendente a partita iva, voucher…; – si andava in pensione ad una età decorosa; – c’era l’articolo 18 e le tutele per il lavoratore;- la benzina costava £1.258 tradotto in €0,65 al litro – c’erano tanti concorsi per i posti pubblici; – la rai mandava in onda film in prima visione e trasmissioni senza interruzioni di pubblicità; – non c’era il ticket nella sanità pubblica; – a 25 anni ci si poteva permettere di metter su famiglia;- i bambini giocavano per la strada; – non c’era la “buona scuola”, ma la scuola era buona davvero. – Craxi era Presidente del Consiglio e l’Italia era rispettata nel mondo”.
Questo commento ha prodotto moltissime condivisioni, mi piace e commenti. Alcuni commenti in accordo, altri critici riportando le magagne dei tempi passati, ma un fatto è certo: a quanto elencato potrei aggiungerne molte altre buone situazioni e diritti che ci hanno scippato. Negli anni c’è stato un eccesso di immoralità, corruzione, furberie che ci hanno portato a questo. E’ colpa dei cittadini se si sono fidati di chi ha preteso di governare il paese? A noi è stato detto per anni che “va tutto ben madama la marchesa”, ci abbiamo creduto e non accetto che noi ‘popolino’ si venga accusati di aver vissuto al di sopra delle nostre capacità: troppo comodo!
Voto: 10