A pochi mesi dalle elezioni comunali cominciano a spuntare le prime proposte (ed i primi possibili candidati) alla poltrona di futuro primo cittadino del Palazzo Rosso alessandrino.
Gianni Ivaldi, funzionario delle Poste Italiane e da sempre impegnato nel sociale in materia di sicurezza stradale, servizi pubblici, teatro, cultura e servizi sociali, ha voluto uscire allo scoperto e lo ha fatto con una conferenza stampa in cui ha presentato l’associazione politico-culturale, Led (Laboratorio di energie per il domani) impegnata a coinvolgere la cittadinanza in diverse iniziative su temi locali e nazionali con lo scopo di favorire partecipazione, di alzare il livello, di rigenerare energie.
Ivaldi non è un neofita della politica alessandrina: capogruppo del PD ai tempi del sindaco Fabbio, risultò il candidato consigliere più votato del suo partito nel 2012 (oltre 800 preferenze personali), e fu assessore nella prima versione della giunta Rossa. Percorso terminato anzitempo nell’autunno del 2013, dopo un crescendo di incomprensioni con il sindaco Rossa e il suo entourage.
Gianni Ivaldi per presentare la propria proposta, assieme agli altri attivisti di Led Daniela Ghetti, Massimo Buzio e Simone Tedesco, ha scelto un luogo non a caso: la stazione ferroviaria. “Sì perché una volta lo snodo ferroviario di Alessandria era tra i più importanti del nord Italia anche per la sua particolare posizione geografica. Ora per andare in direzioni come anche solo Milano, ma anche Roma, Bologna, il nord est in generale o magari al sud, bisogna fare diversi cambi. E che dire della nostra stazione stessa e dei giardini davanti ad essa? Erano il vanto della città tanto che perfino gli sposi venivano a fare foto per l’album di nozze davanti, ad esempio, allo splendido orologio fatto di fiori che stanziava davanti al teatro comunale. Ora di tutto questo non si vede più nulla.”
Insomma, Ivaldi parte lancia in resta e punta tutto sulle condizioni di Alessandria, ormai giudicata una città povera di opportunità e priva completamente di capacità ‘attrattiva’.
“Desideriamo, come Led, sollecitare discussioni sulla città, sulla sua qualità della vita e su cosa fare per riaccendere un po’ di entusiasmo, fiducia e voglia di costruire un futuro” ha proseguito Ivaldi che ha voluto affrontare un po’ tutti i problemi che ristagnano ad Alessandria.
“Cominciamo con le buche che ad Alessandria sono ormai una costante così come le piste ciclabili, che a volte ci sono a volte mancano totalmente. E poi il ponte Tiziano i cui canalini di scolo dell’acqua sono ormai otturati provocando grandi disagi, ma intanto tutta l’attenzione è sul ponte Meier e sulla sua inaugurazione di domenica 23 ottobre. Ed ancora la mancanza di sicurezza per le vie del centro, soprattutto nelle ore notturne con vigili fantasma che non si sa mai come chiamare, la circolazione urbana ormai selvaggia con macchine a volte lasciate in doppia, tripla fila. E per finire il decoro urbano. Pensiamo a piazza Garibaldi, uno dei fiori all’occhiello teorici del centro città. Manca di attrattiva e questo per chi viene a visitare un centro città non è poco (il confronto, secondo Ivaldi impietoso, è con le piazze centrali di Asti, molto più curate ndr). Ci si chiede a questo punto perché qualcuno abitante nelle tre grandi città del nord ovest, Torino, Milano e Genova, dovrebbe venire a passare magari una domenica ad Alessandria? Ma a questo punto mi chiedo perché gli stessi cittadini alessandrini dovrebbero far visita al centro? Ecco perché serve un confronto con la cittadinanza. Relazioni, socialità, civismo,crediamo siano la coltura per ridare vita, vitalità e dinamismo ad una città. Il coinvolgimento e la più ampia partecipazione dei cittadini, delle associazioni e di tutti i portatori di energie, di idee, di competenze e di esperienze sono l’unico strumento per fare società e per ricostruire entusiasmo, senso di appartenenza, speranza, futuro.”
E allora la domanda sorge spontanea: quali le mosse nell’immediato futuro per Gianni Ivaldi? “Stiamo valutando l’idea di arrivare alla creazione di una lista civica che abbia alla base queste convinzioni. Alleanze possibili? Vedremo, di certo prima servirà il confronto con persone che la pensano allo stesso modo, al momento non so ancora con chi.”
Anche se, fra i giornalisti presenti, qualcuno già un nome lo azzarda. “Locci? Lo conosco da tempo e abbiamo lavorato assieme in consiglio comunale, perché no? Di certo prima servirà un confronto. Se ci saranno anche altre liste civiche con cui confrontarsi se ne discuterà e, nel caso, vedremo di scegliere un candidato ideale.”
Dunque, almeno così pare, non è ancora ufficialmente lui il candidato a dare l’assalto a Palazzo Rosso ma quasi. Ivaldi è decisamente carico. Non resta che attendere evoluzioni ed eventuali alleanze anche perché il tempo a disposizione non è poi così tanto per dare vita a quella leadership che vorrebbe Led: “credibile e che si coniughi con una partecipazione collettiva e con un metodo di lavoro concreto ed efficace. Solo in questo modo si possono creare le basi per un buon governo.”
Roberto Cavallero