Emergenza immigrazione: i sindaci eletti dal popolo riprendano il controllo del loro territorio

Sarti Roberto nuovadi Roberto Sarti*

 

La situazione di emergenza relativa alla immigrazione incontrollata, con più di 10.000 arrivi negli ultimi giorni, sta diventando sempre più grave ed ingovernabile. Il Governo risponde a questo stato di cose tramite i Prefetti, scaricando sui Comuni e quindi sui Sindaci la gestione di questa drammatica situazione. Traspare ormai con sempre maggiore frequenza la frustrazione dei Sindaci, espressa peraltro anche dall’ANCI, impotenti e costretti a negare aiuti ai disoccupati, agli sfrattati, ai disabili appartenenti alla loro comunità, per vedersi sfilare sotto gli occhi le galline dalle uova d’oro ( gli immigrati), che portano denaro ad alcuni, cooperative in modo particolare.

Se un Prefetto nominato dal Governo centrale e assegnato ad un territorio senza il parere dei cittadini impone decisioni ad un Sindaco eletto è chiaro che si sta pone un problema di democrazia.

I Sindaci hanno il mandato popolare e hanno quindi il diritto-dovere di decidere. Credo che ormai tutti i cittadini, non necessariamente leghisti, abbiano capito benissimo che la maggior parte dei cosiddetti “profughi” sono in realtà dei clandestini che di fatto rubano uno spazio di speranza ai veri profughi di guerra, andando spesso ad ingrossare le fila della delinquenza.

Il tutto all’insegna di quella pagliacciata tutta italiana dell’accoglienza e di quella integrazione proposta un tanto al chilo dal Partito Democratico. Non è ammissibile che arrivino centinaia di immigrati nei nostri territori senza saper chi sono, cosa abbiano intenzione di fare ma soprattutto senza che i Sindaci ne siano informati.

Questo viene chiesto e ribadito nella mozione che la Lega ha presentato IMMIGRAZIONE: A LAMPEDUSA IN NOTTATA ALTRI 310 CLANDESTINIin Consiglio Comunale ad Alessandria:

 

– Richiedere il consenso preventivo da parte dei Sindaci nel caso di invio di immigrati in strutture site nel proprio Comune sia per rispetto istituzionale sia perché il Sindaco è il responsabile della salute pubblica e dell’ordine pubblico.

– Il Sindaco sia informato tempestivamente del numero effettivo e dell’avvenuta identificazione degli immigrati smistati sul territorio;

– Si verifichi verificare con il supporto degli organi di Polizia Locale e dell’Ufficio Tecnico le condizioni di agibilitá e igienico-sanitarie degli immobili in cui vengono alloggiati gli immigrati.

– Non concedere strutture comunali per l’ospitalità di immigrati in attesa dell’effettivo riconoscimento dello status di rifugiato.

– Valutare la costituzione del Comune. Costituirsi parte civile in caso di episodi di violenza, microcriminalità o malattie riconducibili ad immigrati clandestini.

 
* Presidente Gruppo Lega Nord Comune di Alessandria