Uniti nel no. Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Udc di Alessandria contro il quesito referendario sul quale siamo chiamati a votare il 4 dicembre prossimo. “NO alla riforma del Governo Renzi, perché non si cambia la Costituzione con un colpo di mano di una finta maggioranza, una Costituzione che deve unire e non dividere. NO, perché il combinato disposto con la legge elettorale porta a un premierato assoluto, facendo saltare pesi e contrappesi. NO, perché il nuovo Senato è solo un pasticcio. No, perché non funziona il riparto di competenze Stato-Regioni-Autonomie locali. NO, perché si sostituisce un centralismo al pluralismo e alla sussidiarietà, creando inefficienza. NO, perché non si valorizza il principio di responsabilità”.
Quello del centro destra con l’Udc è un NO, “che – sottolinea Ugo Cavallera (FI) – è ragionato e non pregiudiziale. NO alle conseguenze che la riforma porterebbe con sé, la riforma di una maggioranza raccogliticcia espressione di un Governo ‘costruito in provetta’, mai eletto dagli italiani. Il quesito proposto è articolato e, come tale, andava spacchettato. Ma purtroppo non c’è stata trasparenza. Non parliamo di ‘truffa’, però è chiaro che qualcosa non va”.
“La battaglia non è solo politica – rimarca Riccardo Molinari (Lega Nord) – ma per evitare gli effetti infausti che la ‘Boschi-Renzi’ porterebbe con sé. Siamo tutti contrari perché la riforma è scritta così male che scontenta tutti: il procedimento legislativo sarà appesantito; il Senato avrà comunque poteri di veto inquietanti; le Regioni diventeranno enti meramente amministrativi. Roma potrà sempre e comunque sostituirsi al territorio”.
“La battaglia non è per mandare a casa il premier che, intanto, non se ne andrà comunque – incalza Federico Riboldi (FdI) – ma per ribadire un presidenzialismo forte, quello che abbiamo sempre sostenuto e che non è certo quello proposto dall’attuale presidente del Consiglio. Va bene la semplificazione che deve essere fatta tagliando, ma con buon senso. La nostra vittoria, per quanto difficile, è a portata di mano. Insieme possiamo farcela”.
“C’è bisogno di riforme – spiega Giovanni Barosini (Udc) – ma non con queste modalità. La ‘finta’ abolizione del Senato prosegue la ‘finta’ abolizione delle Province. NO a una riforma incostituzionale e incompiuta”. Previsti in tutta la provincia diversi incontri con i cittadini. Un NO deciso e determinato da una ‘squadra’ compatta, epressione di uno schieramento più ampio del centro destra tradizionale, preludio – come anticipato da alcuni dei presenti alla conferenza nella sede di Forza Italia in via Dossena – di obiettivi futuri importanti. Si sta lavorando a una squadra idonea ad affrontare concretamente i problemi di Alessandria, in vista delle Amministrative 2017.
“La situazione è così grave nel capoluogo di provincia dopo l’amministrazione Rossa che non si può e non si deve litigare: non c’è divisione che tenga – assicura Riboldi – rispetto alla necessità di buona amministrazione”. Sempre in ottobre ci sarà un appello alla partecipazione per realizzare con i cittadini un programma condiviso.