Mancano 70 agenti in organico (da regolamento il rapporto è 1 vigile ogni 600 abitanti) oggi la pianta organica è di 74 unità compreso il comandante. Questa è la fotografia del corpo di polizia municipale di Alessandria che è a corto di vigili (ha dovuto chiudere in questi anni anche la sede del distretto Nord) e arranca a garantire tutti i servizi che deve assolvere quotidianamente alla città. Con il blocco delle assunzioni non solo per la spending review e il patto di stabilità, ma anche per i contraccolpi dovuti all’abolizione delle province perché prima bisogna capire se il personale della ex polizia provinciale ha intenzione di far parte del corpo (e a sentire loro non sembrano molto convinti) . E poi c’è il problema dell’età media dei vigili dove senza ricambio generazionale sta salendo in modo preoccupante tra quarantacinque e i sessanta anni.
C’è poi il capitolo delle telecamere di sorveglianza dislocate nei punti nevralgici della città servono a monitorare il territorio e a prevenire i reati. O contrastarli prontamente mentre accadono. Queste telecamere sono collegate alla centrale operativa dei vigili urbani. Ma occorre personale addetto al controllo dei monitor nella sala operativa. Viste le carenze di organico sorge spontaneo un quesito: c’è personale sufficiente anche per presidiare la sala operativa?
Trentacinque sono gli operatori attivi su strada su 4 turni di cui una vigilessa in gravidanza e due vigili che tra qualche settimana andranno in pensione poi mettiamoci pure ferie malattie infortuni non penso si possano fare salti mortali con questi numeri. Per non parlare poi della situazione mezzi un vero disastro; da quattro anni non vengono lavati e disinfettati in quanto nessun autolavaggio vuole stipulare una convenzione con il comune per paura di non essere pagato. Per non parlare delle 10 moto a disposizione che sono sì funzionanti, peccato che non è sia stata fatta l’assicurazione !!
Gli operatori con cui ho parlato e che preferiscono non essere citati mi hanno raccontato di turni massacranti dove chi fa la notte sono più le volte che deve saltare il riposo per coprire i turni, dove su 4 domeniche, una la lavori, una sei reperibile, l’altra richiamabile e quando ti va bene una sei a casa.
Ma questa secondo voi è vita? Non è accettabile questo ritmo massacrante di lavoro con stipendi da fame, con ripercussioni sullo stato psicofisico e sulla propria famiglia. Poi parliamo di sicurezza del controllo del territorio: con questi numeri e con questo personale si garantisce ben poco!! L’armata Brancaleone era più organizzata!! E per finire l’ultima genialata del comandante l’autorizzazione a chiudere per 3 giorni il cavalcavia per ultimare i lavori della rotatoria.Forse non era meglio pensare di far lavorare di notte l’impresa per ovviare agli innumerevoli disagi e incazzature?
E nessuno dice nulla e tutto viene tollerato!! Questa è Alessandria e mi preoccupa di più chi non dice nulla e non fa nulla per migliorare questa situazione. Un grazie e la mia solidarietà agli operatori. Anche per questo è importante mettere in atto certezze e non chiacchiere! Cambiare Alessandria è possibile.
Vincenzo Costantino – Cambiamo Alessandria