L’autobus, chi l’ha visto?

Da sempre l’inizio del servizio scolastico corrispondeva all’inizio del servizio invernale degli autobus, dove la gente, finalmente, poteva sperare di prendere il mezzo pubblico prima di andare in pensione… la logica era che, essendo gli studenti, insieme con i pensionati, (e i disoccupati, aggiungiamo noi…) categorie a basso reddito, lo stato interviene sia col servizio sia con tariffe agevolate per permettere a tutti di un servizio considerato essenziale. Almeno così credevamo…

E invece quest’anno no… al momento vige il servizio ridottissimo di ferragosto, per cui alle fermate e nei paesi limitrofi frotte di utenti inviperiti attendono i loro quaranta minuti il mezzo pubblico ringraziando il cielo di avere amministratori così premurosi e competenti rimpiangendo di non poterli ringraziare tangibilmente con un nodoso randello…

Il problema di fondo è che altrove, diciamo in tutto il mondo occidentale, una cittadina pulita con i servizi funzionanti, viene ritenuta una cosa buona meritoria di sforzi, e in alcuni casi, si pensi alla vicina Svizzera, motivo di vanto, in Alessandria, invece, solo sorrisi e risatine beffarde… mah, che tipo, vuole anche il bus…

Quindi il gap prima di essere economico, in questa area disastrata dalle bufale del tipo ” il dissesto era inevitabile” è anche e soprattutto culturale.

Il dissesto, in quanto atto politico votato dalla maggioranza era NON necessario, bastava NON votarlo. Il resto è noia…

Quindi non resta che stringere i denti fino alle prossime elezioni, quando questa giunta verrà, giustamente, cacciata.

Abbiamo appreso del gravissimo incidente occorso martedì 13 settembre alle ore 7:30 a un operaio dell’officina ATM tutt’ora in gravissime condizioni al quale va tutta la nostra solidarietà e pronta guarigione. Non vi sono parole che possano essere veramente di conforto in simili situazioni.

Crediamo che in ATM vi sia un problema relativo alla sicurezza, sono anni che lo denunciamo, ruote che si staccano, mezzi che bruciano, forse è il caso di pensare a comperare qualche autobus… hanno trovato una cifra considerevole per il teleriscaldamento, chissà se potevano fare qualcosa anche per i mezzi atm.

MA L’IMPORTANTE E’ IL PAREGGIO DI BILANCIO… COSTI QUEL CHE COSTI.

Ora c’è un’indagine in corso, ci auguriamo che non si concluda con le solite colpe addossate ai lavoratori già sottoposti a stress lavorativi non di poco conto e che hanno già pagato anche in termini economici le scelte scellerate di questa giunta con l’avallo dei soliti “amichetti sindacali” che ora, dopo aver svenduto lavoratori e servizio, si stracciano le vesti versando lacrime di coccodrillo.

BASTA INFORTUNI E MORTI SUL LAVORO.

Giovanni Maccarino
Coordinamento Provinciale USB