La Cia promuove una raccolta fondi, destinata all’aiuto delle aziende agricole colpite dal sisma, con la vendita di un kit, comprensivo di ricetta, per cucinare a casa le vere “amatriciana e gricia” solidali. Il ricavato sarà devoluto alle imprese agricole aderenti alla Cia colpite da questa drammatica calamità, un aiuto concreto che ne possa permettere la ripresa in tempi rapidi, con il ritorno alla normalità e alle proprie attività e servizi.
Lo speciale cofanetto potrà essere acquistato al costo simbolico di 10 euro nei punti della Confederazione presenti al “Salone del Gusto” di Torino dal 22 al 26 settembre. I proventi di questa iniziativa saranno consegnati alle aziende entro l’inverno.
Cia lancia questo “kit solidale” in collaborazione, tra gli altri, con: Uniceb, Cittadinanzattiva, Libera, Earth Day, Sorella Natura, Slow Food, De Rica, Casearia De Remigis, Siciliani, Levoni. Nella confezione ci saranno gli ingredienti tipici per la preparazione di una pasta, per cinque persone, seguendo la ricetta originale che sarà presente all’interno del cofanetto, firmata dall’ “Agrichef” Emidio Gentili, un’istituzione culinaria della zona di Cittareale. Un modo per unire la passione per la cucina Made in Italy, facendo nello stesso tempo un’azione solidale.
Dopo l’iniziativa, partita nelle ore di emergenza, di ospitare negli agriturismi Cia-Turismo Verde gli sfollati, la Confederazione continua ad essere presente e vicina alle zone colpite dal forte sisma di Lazio, Umbria e Marche. “In questi giorni il camper e le roulotte, messi a disposizione dalla Cia, sono a disposizione nelle aree colpite dal sisma per assistere gli imprenditori agricoli nello svolgimento degli adempimenti necessari per la gestione delle loro attività, in questa fase di grande difficoltà – spiega Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria -. Le azioni di solidarietà continueranno nei prossimi mesi, e anche dal nostro territorio saremo vicini alle popolazioni colpite con raccolte fondi e invio di vari generi di utilità agli imprenditori locali”.