Dopo il Pellegrinaggio diocesano di sabato scorso, è stata presentata lunedì 12 settembre la Lettera pastorale che monsignor Guido Gallese, vescovo di Alessandria, ha scritto “al clero, ai consacrati e ai fedeli laici e a tutti i fratelli di buona volontà”.
La Lettera, intitolata “Misericordiosi come il Padre”, riporta come sottotitolo “… Il nostro ospedale da campo”.
È infatti “l’ospedale da campo dopo una battaglia”, immagine evocata da papa Francesco nella sua intervista del 2013 a padre Antonio Spadaro su “Civiltà Cattolica”, a ispirare l’idea di Chiesa che il vescovo di Alessandria propone a tutta la sua comunità.
“Il compito di noi pastori è quello di nutrire il gregge – ha spiegato monsignor Gallese – e di aiutare con misericordia i fratelli e le sorelle in difficoltà”. In che modo? La Lettera propone innanzitutto un metodo, basato su quattro pilastri: anamnesi della situazione, raccolta di elementi, diagnosi e, da ultimo, terapia, ossia un cammino di guarigione, redenzione e santificazione. Un metodo, come ricorda nella Lettera il vescovo di Alessandria, suggerito dalla “accuratezza e scientificità con la quale il Bureau des Constatations Médicales di Lourdes indaga sulle guarigioni fisiche”.
Qual è l’ambito in cui la “terapia” è più efficace? È la comunità, fulcro della vita cristiana. “Non è un optional!” scrive il vescovo, ma è “un dono che va scoperto, è una luce che va cercata nel buio”.
Ed è proprio questo l’invito finale della Lettera pastorale: essere comunità oggi, come lo sono stati gli Apostoli duemila anni fa. In parrocchia, nelle associazioni, nei movimenti e in tutti gli ambiti in cui la persona opera.
La Lettera pastorale è scaricabile a questo indirizzo: http://diocesialessandria.it/public/document/Lettera%20Pastorale.compressed.pdf.