Partito Comunista Italiano: “Licenziamenti ad Amag Ambiente: ma i lavoratori hanno ancora dei diritti?”

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Riceviamo, dalla segreteria alessandrina del Partito Comunista Italiano (è rinato, lo sapevate?), una lettera che pubblichiamo integralmente. Naturalmente pronti ad ospitare, se esiste, anche la versione dei fatti dell’azienda, e magari ad aprire un dibattito sul tema, generale, dei diritti dei lavoratori, oggi, ad Alessandria.

 

 

Dall’inizio dell’anno ad oggi, sono arrivati a 3 i dipendenti di Amag Ambiente licenziati in tronco dall’azienda.

L’ultimo licenziamento in ordine di tempo, avvenuto alcuni giorni fa, ha però dell’incredibile e genera un precedente pericoloso del quale non si capisce come si possa tacere.

Succede che un lavoratore, durante lo svolgimento regolare delle sue funzioni, nel compiere una manovra in retromarcia, così come stabilito dalle regole decretate dall’azienda, investe accidentalmente una persona causandole anche ferite importanti.

L’autista presta i primi soccorsi, assolve le necessarie procedure e l’accaduto viene verbalizzato dalle autorità competenti.

Al rientro in azienda e dopo qualche giorno utilizzato per le necessarie verifiche, il lavoratore viene sospeso e poi licenziato dall’AMAG spa, senza colpo ferire.

Come è possibile buttare in mezzo ad una strada un lavoratore reo di aver avuto un incidente nell’atto delle sue mansioni lavorative?

A quale follia giuridica si è attaccata questa volta AMAG per liberarsi di unAmiu raccolta lavoratore?

Come è possibile che le Organizzazioni Sindacali, a partire dalla CGIL, non abbiano un sussulto di dignità e si accodino al silenzio generale su questa ignobile vicenda?

Come si fa a non difendere il diritto al lavoro ed il rispetto dei lavoratori, che in aziende come AMAG vengono messi in discussione un giorno sì ed un giorno no, come dimostrano anche altri episodi in cui ha particolarmente brillato la dirigenza dell’azienda, come la mancanza di una adeguata risposta sindacale che pare non aver colto la gravità del problema.

E’ possibile che non ci si renda conto che, di questo passo, se domani un lavoratore di qualunque comparto aziendale compie un errore o ha un incidente e passa lo stesso principio del rispetto dei diritti, chiunque può essere licenziato perché, magari, uscendo dalla porta sbatte contro una persona, fa cadere un computer, colpisce qualcuno involontariamente con una pinza mentre tira un bullone o altro?

AMAG è una azienda a partecipazione pubblica, diretta e gestita da amministratori indicati dagli enti pubblici.

Ma è questa l’idea della modernità e della giustizia sui luoghi di lavoro, ancorché di aziende partecipate, che questa classe dirigente alessandrina ha nella testa?

Il Partito Comunista Italiano chiederà conto di questa odiosa vicenda all’amministrazione comunale, alla dirigenza dell’azienda ed è pronto a schierarsi in difesa dei diritti dei lavoratori; alle forze politiche e sindacali della sinistra di questa città chiediamo: ma se non cominciano da qui, dalla difesa dei diritti dei lavoratori, da dove dovremmo cominciare?

Partito Comunista Italiano – Segreteria di Alessandria