La rivolta degli arcieri [Il Citazionista]

cicciottelledi Andrea Antonuccio.

«Gli arcieri italiani sono in rivolta e noi ci sentiamo di giustificare la loro rabbia»
Mario Scarzella, presidente della Federazione Italiana Tiro con l’Arco

Andrea Riffeser Monti, editore del “Qs Quotidiano Sportivo“, ha deciso di licenziare il direttore della testata Giuseppe Tassi. Con effetto immediato, per non sbagliarsi.

Il casus belli è stato il titolo del giornale, voce dal sen fuggita, che definiva “trio delle cicciottelle” le arciere azzurre Guendalina Sartori, Lucilla Boari e Claudia Mandia, piazzatesi al quarto posto nella gara a squadre ai Giochi Olimpici di Rio (complimenti!).

Il presidente della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, Mario Scarzella, prima della defenestrazione di Tassi ha scritto una lettera aperta ai media, che si chiude così: “Dopo le lacrime che queste ragazze hanno versato per tutta la notte, questa mattina, invece di trovare il sostegno della stampa italiana per un’impresa sfiorata, hanno dovuto subire anche questa umiliazione. Gli arcieri italiani sono in rivolta e noi ci sentiamo di giustificare la loro rabbia [il grassetto è mio, ndr]”.

Licenziare un direttore di giornale per un titolo infantile può anche essere giustificato, per carità. Ma parlare di rivolta e rabbia per un aggettivo sbagliato è francamente eccessivo. Anche perché gli “scandalizzati” che hanno invaso Facebook e social vari con la loro indignazione (vabbe’…) ci hanno visto il solito armamentario maschilista: disprezzo per il corpo femminile, sessismo e così via.

Ma chi lavora in un giornale sa che le cose vanno diversamente. Nel casino della chiusura, la stupidata scappa. E forse in questo caso la punizione per “l’indelicatezza” è stata esagerata. Essere definite “cicciottelle” non è un insulto da pagare con la morte professionale. Nemmeno se a scoccare la freccia avvelenata è un emulo di Robin Hood.

Keep calm. La vita è più bella di un titolo di giornale nato male.