In questi giorni, con modalità improvvise ed inaspettate, l’Assessore Bajardi ha reso nota la volontà dell’Amministrazione Comunale di chiudere l’asilo Rota per accorparlo al Nido Arcobaleno, trasferendo bambini ed educatrici. Ciò desta grande preoccupazione.
L’Asilo Nido Rota, infatti, aperto negli anni settanta grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Alessandria ed alla lungimiranza di un’Amministrazione sensibile ai cambiamenti della società ed ai diritti dell’infanzia, ha svolto egregiamente per tanti anni, grazie anche alla sensibilità di alcune famiglie valenzane, il proprio ruolo di servizio educativo e sociale, assicurando importante continuità con la Scuola dell’Infanzia Rota, ubicata nello stesso edificio: la possibilità cioè dei bambini del Nido di passare ad una scuola dell’infanzia che avesse principi educativi e formativi condivisi.
In passato tali servizi pedagogici full time della città sono stati sostenuti con forza ed efficacia, ed è stato costruita intorno ad essi una rete di proposte ed attività di grande valore dedicate sia all’infanzia che alle famiglie: una rete aggiuntiva di supporto per genitori e bambini con laboratori e serate dedicati ai genitori, ed aggiornamenti costanti e continui del personale.
In un anno e mezzo, in una successione in cui si potrebbe scorgere un preciso disegno, abbiamo assistito alla trasformazione del Giocanido (asilo nido part time) in “servizio di custodia”, alla chiusura del Filo d’Arianna (servizio di supporto ai genitori), alla chiusura della Scuola Carducci e alla dismissione di due Residenze: una per anziani (quella di Circonvallazione Ovest) e una per disabili ( Residenza per Disabili Borra).
Restiamo in attesa di precisi chiarimenti sulle cause che hanno portato ad assumere quest’ultima triste decisione, tuttavia non possiamo evitare di rilevare come l’Amministrazione Cassano, con estrema facilità, continui a porre fine ad esperienze di grande valore, denotando una totale assenza di progettualità verso famiglie e bambini.
E non possiamo neppure evitare di esprimere una forte preoccupazione, aldilà delle generiche rassicurazioni dell’Amministrazione, verso le educatrici dell’Asilo Rota, che dovrebbero essere spostate assieme ai bambini, e per le quali chiediamo, fin d’ora, precise garanzie anche per il futuro lavorativo.
Infine un’ultima considerazione.
Noi restiamo convinti che, soprattutto in un momento in cui, a vari livelli, si sta valutando l’opportunità di ampliare il bacino territoriale di erogazione di alcuni servizi, pensando a forme di unione o condivisione fra i Comuni, anche Valenza, centro zona, dovrebbe pensare a potenziare i propri servizi, avviando un deciso processo di coinvolgimento e condivisione col territorio. E invece qui si riduce e si dismette. Prima gli anziani, poi i bambini … a quando la mezza età?
I Gruppi Consiliari
Partito Democratico
Per Valenza – un futuro