Sono ambasciatori del vino italiano nel mondo, tanto che Obama e Letta brindarono al G20 del 2013 con un Gavi D.O.C.G che arrivava dalla loro cantina. La Meirana, splendida tenuta con i vigneti più antichi di tutta la Val Lemme, è proprietà della famiglia Broglia dal 1972. Dopo Bruno Broglia, e i figli Piero e Paolo, tocca oggi alla terza generazione impegnarsi in azienda: Roberto e Filippo (figli di Piero), e Bruno (figlio di Paolo).
Roberto Broglia, un’eredità importante per lei, suo fratello e suo cugino…
Un impegno, e un onore, con l’obiettivo di continuare ad innovare, valorizzando la tradizione: La Meirana viene menzionata in un documento ufficiale dell’Archivio di Stato di Genova datato addirittura 3 giugno 972! Mio padre e mio zio ci sono sempre, sia chiaro: facciamo con loro riunioni quasi quotidiane. Ma certamente la responsabilità della gestione operativa oggi ricade sulle nostre spalle.
Alcuni numeri per sintetizzare cos’è La Meirana?
100 ettari di terreni selezionati, nel cuore del Gavi, di cui 65 a vigna: tutto cortese. Produciamo oltre 500 mila bottiglie, vendute per il 90% all’estero. Nostri mercati d’elezione sono gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, ma anche tutta l’Europa continentale. Con una crescente attenzione per nuovi mercati: certamente la Russia (sia pur con un rallentamento dopo la crisi del rublo), e poi Giappone, Brasile, Thailandia.
A pochi chilometri da voi c’è l’Outlet di Serravalle: sinergie?
Buona parte della loro clientela è straniera, e sono in crescita i turisti stanziali: persone cioè che vanno a fare shopping all’Outlet, ma poi decidono di fermarsi nelle terre del Gavi per scoprirne, con calma, la bellezza e la cultura. A partire dal vino, naturalmente. Per questo alla Meirana abbiamo deciso di puntare anche su accoglienza e agriturismo.
Il vino premiato con il Marengo Doc è un La Meirana del 2015: ottima annata?
Annata splendida, e un grande vino, che è da sempre il nostro simbolo: un brand che è garanzia di qualità assoluta. Ancora oggi ci avvaliamo della consulenza di Enosis Meraviglia, il laboratorio enologico del professor Donato Lanati, che ci ha affiancati sin dai primi anni Ottanta, aiutando prima mio papà e mio zio e oggi noi a mettere a trasformare in vino di eccellenza la cultura di questo territorio.
Soprattutto estero, dicevamo. E l’Italia?
Una delle sfide del 2016, anche se non l’unica, è proprio crescere ancora anche nel nostro Paese, dove l’attenzione per il Gavi D.O.C.G La Meirana è ormai fortissima non solo nei ristoranti di livello, ma anche presso un pubblico privato sempre più vasto, che sa apprezzare la qualità di un bianco che può durare, e anzi migliorare, nel tempo. L’altro giorno abbiamo stappato una nostra bottiglia del 1987: una delizia!
Avete anche una nuova linea per giovani: di cosa si tratta?
Si chiama 100% Made in Piedmont, ed è una sfida della nuova generazione dei Broglia, in effetti: Barbera d’Asti Superiore, Moscato d’Asti, Nebbiolo d’Alba, più Le Pernici, una nostra vecchia etichetta che abbiamo rilanciato. Un modo per completare la nostra offerta, e sottolineare che, nel cuore del Gavi, si sanno comunque realizzare anche altri vini di alto livello.