Da Amazon alla logistica, dalla realtà ai sogni [Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
https://160caratteri.wordpress.com

 

Novara l’ha snobbata perché c’erano le elezioni. Che il sindaco uscente, Andrea Ballarè, ha pure perso. Casale Monferrato, con il sindaco Titti Palazzetti, si è fatta avanti, ma il risultato è stato un buco nell’acqua. Alessandria? Non pervenuta. Non per mancanza di spazi, bensì perché concentrata sui mirabolanti progetti per la Cittadella e per le potenzialità attrattive del ponte Meier. E così la piattaforma logistica piemontese di Amazon finisce ad Avigliana, mentre su Torino prende corpo il progetto di un centro di ricerca per l’intelligenza artificiale e il machine learning promosso dalla società fondata da Jeff Bezos. In fondo, non è un caso nemmeno questo perché il capoluogo regionale sta puntando molto sull’industria 4.0.

E così Amazon cresce, consolida le radici sul territorio (nei supermercati Unes sono Amazonoperativi da poco i nuovi punti di ritiro) e cresce sul piano dell’offerta e dei servizi. Dietro ad Amazon c’è una organizzazione logistica di primo ordine.

Quella logistica che, per esempio, Alessandria ha sempre sbandierato come l’ennesimo mantra di sviluppo. Adesso, a proposito di logistica, la moribonda fondazione Slala (Sistema logistico del nord ovest d’Italia) con alla guida Daniele Borioli, senatore Pd, annuncia di volere andare a parlare con gli operatori del territorio (i belgi dell’Interporto di Rivalta Scrivia, Gavio, Bcube), con la Regione e con il gruppo Ferrovie dello Stato. Forse quello che manca è il tempo. Chi oggi sceglie di investire in operazioni di ampia portata ha bisogno di risposte rapide, amministrazioni credibili e affidabili.

Quello che sta accadendo in parte del Piemonte dimostra che gran parte del sistema ‘pubblico’ dell’Alessandrino deve ancora capire cosa fare da grande.