Martedì in Consiglio regionale abbiamo interrogato l’assessore Saitta (assente in aula) sulla variazione dell’accordo raggiunto tra Regione e sindaci dell’acquese relativo all’ospedale di Acqui Terme (AL). Abbiamo appreso infatti del trasferimento dei cardiologi ancora presenti nel nosocomio acquese nella Struttura Complessa di Medicina.
L’Assessore, che ha esordito tacciando come strumentalizzazione una nostra legittima richiesta di precisazioni, ha giustificato l’accaduto come un fatto transitorio in attesa della realizzazione dei lavori di adeguamento dell’ex Terapia Intensiva, dove dovrebbero essere collocati i 4 posti letto della prevista Struttura Semplice di Supporto Cardiologico.
Pensiamo che nell’attesa della definizione finale, sarebbe stato opportuno mantenere lo status quo senza soluzioni temporanee troppo simili alle previsioni delle delibere della giunta regionale e meno all’accordo stipulato con i sindaci.
Altresì sappiamo bene che in Italia non c’è nulla di più definitivo di ciò che viene indicato come transitorio. Un altro colpo all’ospedale di Acqui Terme dopo il declassamento da DEA ad ospedale di territorio non sarebbe accettabile. Per questo, non raccogliendo minimamente la provocazione dell’Assessore e al di fuori di ogni polemica, vigileremo sulla situazione affinché la provvisorietà non si trasformi in un grimaldello per depotenziare ulteriormente il nostro ospedale.
Paolo Mighetti
Capogruppo regionale M5S Piemonte