Bella l’estate.
Nonostante gli impegni, i concerti, le cose da preparare, i giri con la famiglia e tutto un po’ ho tempo da dedicare alla TV.
Mi abbiocco talvolta nel corso di qualche episodio televisivo visto e rivisto.
Allora rivedo La Signora in Giallo, saccente maestrina di provincia che inciampa ogni giorno in un delitto.
Mai andare a Cabot Cove e mai frequentare qualsiasi luogo da lei frequentato, poiché qualcosa – volenti o nolenti – succede sempre.
Un amante tradito, un imprenditore senza scrupoli, una barista seducente, un cuoco infingardo, un’attrice al tramonto e mille altri personaggi.
Non riesco a non simpatizzare per lei, per Jessica; risolve casi, con insolita arguzia e indisponente gentilezza. Ma risolve.
Forse è per questo che mi piace.
Rivedo i primi episodi di Don Matteo, tranquillo parroco di provincia che cavalca la bicicletta come un vecchio cowboy.
Parla poco e osserva molto.
Le sue poche parole si rifanno a frasi di Gesù, santi ed evangelisti e il suo spirito di osservazione lo accompagna a comprendere intrighi e delitti un attimo prima dei Carabinieri, indispettendo il capitano e divertendo il maresciallo.
Non riesco a non simpatizzare per lui, anche se è retorico e unisce il sacro e il profano con una normalità che non appartiene a questo mondo.
Forse è per questo che mi piace.
Rivedo Scandal, una serie televisiva americana che narra di un ipotetico presidente degli Stati Uniti d’America senza scrupoli che per restare al potere si avvale di persone prive di morale e il cui unico obiettivo è compiacere il potere e compiacersi nel potere.
Protagonista della serie Olivia Pope, amante del presidente.
Il suo lavoro è quello di arrivare con la sua squadra prima di polizia e giornalisti sulla scena di situazioni che potrebbero mettere a repentaglio la credibilità dei vertici della Casa Bianca, evitando in tal modo di svelare intrighi imbarazzanti e contrari al buon nome dell’America.
Mi piace.
E non so perché mi piace.
O meglio posso capire che mi piace perché gli intrighi sono davvero ben costruiti e fanno fiorire colpi di scena eclatanti.
Ma mi dispiace che mi piaccia.
Quale mente così geniale ha potuto costruire una trama talmente elaborata? E soprattutto questa mente ha inventato proprio tutto tutto?
Ecco il mio dubbio.
Lo so, sono dubbi estivi frutto del cazzeggio piuttosto che dello studio e del ragionamento profondo. Ma ora non so quanto distanti siano i due meccanismi.
Di fronte a Scandal Jessica Fletcher diventa una suora di clausura, don Matteo retrocede a bambino a cui hanno tolto il lecca lecca.
Tenetevi forte perché Olivia e i suoi sono bastardi e arrivisti, disposti ad uccidere la madre per un posto di potere; questa gente risponde ad una legge che non esiste e farebbe impallidire Al Capone.
Considerazione ultima a termine cazzeggio: la Casa Bianca sarà poi così lontana?
Mah…