Alessandria riaffronta nuovamente il problema dell’accattonaggio con animali che sembrava debellato dal regolamento comunale e dalla successiva ordinanza. Misure prese non per penalizzare fasce deboli per le quali l‘animale spesso rappresenta uno dei pochi, se non l’unico, affetto rimasto, ma per evitare uno sfruttamento da parte di vere e proprie organizzazioni che fanno leva sull’empatia umana per raccogliere soldi facili.
In questi giorni, come segnalato da alcune associazioni per la protezione animali al Comando della Polizia Municipale, stiamo assistendo ad un ritorno del problema. Auspico che i controlli delle nostre forze municipali siano effettuati con attenzione e che vengano puniti i responsabili con fermezza e rigore. Spesso i controlli risultano sommari e inadeguati e capita, come riportato da alcuni cittadini, che, in alcuni casi, addirittura, pattuglie transitanti nei pressi di queste persone, pur essendoci la presenza dell’animale a fianco del contenitore delle offerte, non si fermino nemmeno per controllare i documenti.
Risultano così inutili regolamenti e ordinanze se non vengono poi applicate con la risolutezza e la convinzione necessaria. Alle forze dell’ordine si chiede di vigilare e di lavorare con più attenzione per poter evitare che situazioni del genere degenerino e ritornino ad essere un problema per la nostra città. Chiediamo, inoltre, all’Assessore al Welfare Animale di attivarsi per organizzare un incontro tra il Comandante della Polizia Municipale e le Associazioni per stabilire un ordine di servizio per gli agenti municipali dove sia esplicato in maniera inequivocabile il comportamento da tenersi nei casi di accattonaggio con animali anche quando questo sia mascherato da arte da strada.
Stefano Bovone
delegato provinciale Lega Abolizione Caccia – Alessandria