“La situazione non è più sostenibile per gli agricoltori alessandrini, primi produttori d’Italia”. Questo è il grido di denuncia di Confagricoltura e Cia alessandrine, durante la Commissione che si riunisce tutte le settimane il lunedì presso la Camera di Commercio.
In effetti, sono anni che il prezzo dei cereali continua a scendere e continua ad allargarsi la forbice tra le quotazioni delle CCIAA di Milano e Bologna, mercati di riferimento per il Nord Italia, e le quotazioni della CCIAA di Alessandria, inferiori di 1/1,5 euro/q.le.
Inoltre le due Organizzazioni agricole chiedono che le strutture cooperative di raccolta dei cereali continuino la loro azione economica per sempre meglio retribuire il prodotto degli agricoltori e che il Consorzio agrario, storica struttura del territorio e caposaldo di molti produttori, riacquisti la fiducia degli stessi, smettendo di chiudere in perdita i bilanci (l’ultimo ha chiuso con 3 milioni di perdita). Gli agricoltori non hanno più fede verso chi li ha amministrati negli ultimi anni e che ha causato perdite per oltre 10 milioni di euro. Per Confagricoltura e Cia Alessandria il Presidente e la sua maggioranza dovrebbero essere in grado di ripensare il proprio operato e conseguentemente dimettersi per lasciare ad un Consiglio paritetico, formato dalle Associazioni, l’amministrazione di questo ente che i “nostri” padri hanno fondato per lo sviluppo economico agricolo di questa provincia.
Le due Associazioni agricole provinciali propongono di avviare nell’immediato un efficiente ed innovativo meccanismo telematico diverso di rilevazione dei prezzi, che dovrà effettuare aggiornamenti quotidiani e non più settimanali, sul modello francese, tenendo presente l’alta volatilità attuale dei prezzi. I suoi indici dovranno scaturire dall’analisi dei contratti realmente stipulati ed eseguiti, che rappresentino una tendenza di riferimento per orientare i listini futuri. Definirà così un ‘prezzo di riferimento’ giornaliero, capace di indicare le tendenze per il futuro; su di esso si innesteranno poi le premialità connesse agli aspetti qualitativi del prodotto.
“Per questo oggi Confagricoltura Alessandria e Cia Alessandria chiedono di non quotare i cereali presso la Borsa Merci della Camera di Commercio di Alessandria per dimostrare che occorre un cambiamento di rotta: i nostri agricoltori con prezzi così bassi non riescono a coprire i costi di produzione, impoverendosi anno dopo anno senza prospettive positive per il futuro per loro, per l’indotto e per l’economia del territorio” affermano con fermezza i presidenti Luca Brondelli di Brondello (Confagricoltura) e Gian Piero Ameglio (CIA).
Ciò non permette la pubblicazione delle quotazioni del listino alessandrino di questa settimana.