L’ennesimo rinvio, che invece di fare la chiarezza che tutti gli alessandrini attendevano, aumenta a dismisura la confusione e il pericolo. Non si capisce la decisione della Corte dei Conti di chiedere ulteriore documentazione e fissare il termine in piena campagna elettorale, a due giorni dal voto! Una decisione grave per le conseguenze politiche e finanziarie.
A Torino e ad Alessandria discutono e guardano carte da un anno intero, mentre le aziende falliscono e i creditori non vedono un euro.
C’era bisogno di attendere un mese per decidere di aver bisogno di nuova documentazione? Un’ennesima presa in giro, che sta bene a quanto pare anche all’opposizione. Un balletto irresponsabile sulla pelle degli alessandrini, che hanno il sacrosanto diritto di sapere cosa succede alla città e alle loro tasche. Francamente non ci si capacita di tanta indifferenza alle sofferenze di interi pezzi della città e alle regole minime di uno stato di diritto.
Corrado Parise