E’ morto il chimico statunitense Sherwood Rowland, premio Nobel per aver compreso che il “buco dell’ozono” nella stratosfera, causa dei tumori maligni melanoma, era originato dai clorofluorocarburi CFC, i gas contenuti nei frigoriferi e nelle bombolette spray.
Io fui in prima linea nella vittoriosa campagna per eliminare i CFC, malgrado lavorassi nella fabbrica che li produceva: Montefluos-Ausimont di Alessandria (oggi Solvay) e subissi rappresaglie (fino al licenziamento) sanzionate dalla Magistratura. Il blog http://alessandriamd.blogspot.it/ conserva alcune immagini dell’ “assalto” alla Montefluos, con spettacolare scalata alle ciminiere, che organizzammo nel 1992 con Greenpeace.
Segnammo una crescita della coscienza ecologica su scala mondiale. Rowland fu premiato con il Nobel nel 1995. Io ancor prima fui premiato con il licenziamento. Mi salvò l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Fosse stato in vigore lo stravolgimento oggi introdotto in questa norma, Montedison avrebbe chiesto e ottenuto il mio licenziamento per motivi economici e organizzativi. Non potendo iscrivermi alla FIOM, dovrò restituire, dopo 40 anni, la tessera alla CGIL? C’è sempre una goccia che fa traboccare il vaso. Il vaso era colmo di sacrifici sindacali ai salari e alle pensioni. E la demolizione dell’articolo 18 non è una goccia bensì l’annegamento dell’articolo 1 della Costituzione: l’Italia repubblica fondata sul lavoro. Lavoro inteso come lavoratori e non come merce.
Lino Balza