di Dario B. Caruso.
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare…
Utilizzerò questo spazio settimanale a scopi puramente personali.
Lo so, potrebbe suonare scarsamente etico ma parto dal convinto presupposto che ciò che scriverò sarà condiviso e condivisibile.
Del resto non c’è nulla che ci appartenga in esclusiva, sono le parole che utilizziamo che fanno sì che i pensieri espressi divengano unici.
Abbiamo festeggiato i dieci anni di fondazione della Compagnia Teatrale Miagoli.
Lo abbiamo fatto con successo e divertimento portando nello scorso weekend quattrocento persone ad applaudire un lavoro ripreso dopo nove anni, facendo sorridere grandi e piccoli con scene brillanti e mai volgari, facendo commuovere l’intera platea in momenti di rara tensione emotiva.
In questi anni siamo stati molte cose.
Avventori di un osteria ligure-piemontese per ritrovare le canzoni dei nostri nonni, pescatori accaniti e scaramantici della Cornovaglia, marinai in cerca di una nuova terra.
Abbiamo vestito i panni di Don Chisciotte, Sancio e Dulcinea nelle brulle distese della Mancha, abbiamo indossato le vesti di Artù, Merlino, Lancillotto e Ginevra intorno ad un’ideale Tavola Rotonda, ci siamo calati nelle psicologie di Marilyn, Mata Hari, Evita e numerose altre figure del Novecento per parlare d’amore, siamo ritornati infine ad essere Ulisse, Nerone, San Michele e San Giorgio, Jacopo da Varagine, diavoli e streghe.
Insomma ci siamo ritrovati noi stessi pur essendo sempre diversi.
È la forza di un gruppo che non nasce da un progetto ma cresce per progetti. La cosa sbalorditiva è che vive e produce contando sulle proprie forze, trovando risorse culturali e organizzative al suo interno, facendo leva sulle professionalità che crescono negli anni, vive di luce propria.
Semplicemente, con rispetto e voglia di stare insieme per continuare a crescere.
In queste giornate celebrative qualcuno di noi ha ricordato i primi passi nati da un’esigenza.
Facciamo in modo che questa esigenza continui ad alimentarsi e divenga buon esempio.
Per ora, cari Miagoli, grazie per dieci anni di intense emozioni.
Siete come aironi che volano su un fiume cristallino.
E io mi ritrovo a volare.