Nella zona della rotonda di via Marengo, all’entrata del Quartiere Borsalino, c’è un’aiuola ben curata come altre in città, ma basta girare lo sguardo verso il marciapiede che cambia completamente lo scenario e si passa infatti dalle stelle alle stalle.
Il degrado regna sovrano, l’asfalto rotto (in particolare nell’adiacente parcheggio pubblico) erbacce a non finire sul marciapiede e sulla strada, con un’evidente mancanza di manutenzione (probabilmente da tempo) del verde. Si vede un’aiuola che non si può più definire tale con le piante abbandonate a se stesse, una situazione di degrado che come ben sappiamo invita i cittadini incivili ad abbandonare rifiuti.
Alla luce di questa e altre situazioni simili sorgono le seguenti domande: perché ci si preoccupa solo delle grandi opere? Perché non si pianificano interventi (in particolare nei quartiere periferici) di manutenzione del verde senza dimenticare alcune zone? Ma sopratutto, perché nessuno controlla con quale livello di efficienza vengo eseguiti i lavori?
In questi casi non servono grandi investimenti ma solo capacità gestionali (una competenza specifica dei Dirigenti più che dei politici) un requisito minimo indispensabile per governare una città, senza dimenticare che esistono anche quelli che erroneamente vengono definiti problemi minori, che si possono risolvere con un efficiente ordinaria manutenzione.
Piercarlo Lava