Gentilissimo Direttore,
lunedì 20 giugno, come è noto a tutti i cittadini anche tramite la puntuale e coraggiosa informazione offerta dai giornali locali, tutti i malati con gravi patologie tumorali degenti presso il reparto di Oncologia del nostro Ospedale sono stati trasferiti presso il reparto di Medicina, in ossequio ad un ordine impartito dalla Direzione Generale dell’Asl.
La sequela degli eventi è stata drammatica, come posso testimoniare direttamente (essendo intervenuti con una delegazione già alle 7.30) e come possono testimoniare i giornalisti presenti ed i familiari coinvolti. Le modalità sono state quelle di un vero e proprio ‘blitz’ militare, effettuato su pazienti con altissima fragilità fisica ed emotiva e sui familiari che li assistevano. Modalità feroci ed indegne in quanto utilizzate nei confronti di soggetti (malati e familiari) indifesi a causa della ben nota condizione psicologica di subalternità e di ricattabilità nei confronti del “potere” dell’istituzione sanitaria pubblica.
A nulla sono valse le vive proteste dei malati e dei loro familiari, e la contestazione dell’ex primario dr. Mario Botta presente in ospedale. Clamorosa, invece, è stata l’assenza del sindaco Palazzetti, impegnata a Palazzo San Giorgio a premiare i migranti coinvolti nel progetto rugby: una tematica che, evidentemente, sta più a cuore al Sindaco.
Nell’arco della mattinata e del pomeriggio, mentre eravamo impegnati in una Commissione Sanità convocata d’urgenza, lo spostamento è stato completata, lasciando strascichi di dolore e sofferenza. Ci chiediamo e chiediamo ai cittadini, alle Associazioni e all’Amministrazione locale: come è stato possibile tutto ciò ? Come si è passati dalla revoca del provvedimento alla farsa dopo pochissimi giorni, peraltro in surreale concomitanza con l’arrivo del nuovo Primario del reparto ‘fantasma’ di Oncologia?
Il Direttore Generale dell’Asl non avrebbe avuto il dovere di intervenire direttamente in loco per parlare, dialogare, rassicurare i malati e i familiari sulla “temporaneità” (si spera) del provvedimento? Il tempo del Direttore Generale, spesso presente in convegni, inaugurazioni è così prezioso da non poter dedicare pochi minuti a cittadini fragili e deboli in un momento di così alta criticità e drammaticità?
Si parla tanto di ‘umanizzazione’ della medicina, ma in questo caso siamo stati tutti testimoni di un deplorevolissimo episodio di (dis)umanità.
Federico Riboldi
Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia
Provincia di Alessandria
Vice Presidente del Consiglio Comunale
Città di Casale Monferrato