Sicurezza in città, serve l’esercito?

Polizia 2di Pier Carlo Lava

 
Negli ultimi quattro anni il tema della sicurezza ad Alessandria, che non comprende solo la criminalità, ma anche il bullismo e il vandalismo, ha tenuto banco con aspri dibattiti fra l’opposizione che manifestava la propria preoccupazione e la maggioranza che parlava di insicurezza percepita sostenendo che non si dovevano fare allarmismi.

Gli ennesimi e recenti fatti di cronaca riportati dai media, stanno confermando che la situazione non può più essere sotto valutata, e il Sindaco Rita Rossa in una recente intervista, visto il precipitare della situazione e il crescente e diffuso timore fra i cittadini, ha chiesto persino l’intervento dell’esercito.
Sulla questione sicurezza abbiamo già scritto la nostra personale opinione, ma soprattutto, dopo la lettera del sindaco Rossa al prefetto Tafuri, e l’intervento del parlamentare 5 Stelle Mirko Busto, abbiamo chiesto ad esponenti politici dei vari schieramenti, a livello locale, regionale e nazionale un loro commento in merito.

 

1) Cristina Bargero, deputato PD: “Sicurezza: Occorre un intervento dello Stato”Bargero nuova
Ha ragione il sindaco Rossa a chiedere un intervento straordinario dello Stato di fronte al fenomeno della diffusione della microcriminalità che ad Alessandria si sta diffondendo in modo preoccupante, a discapito soprattutto delle persone più anziane. Oltre ad un intervento straordinario occorre a mio parere chiedere un potenziamento delle forze dell’ordine, che oggi, a fronte di un organico ridotto, stanno svolgendo un lavoro straordinario con serietà e prontezza, come dimostra l’arresto dl rapinatore della giornalista Emma Camagna.
Molinari 03

2) Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord: “Da anni la sicurezza è un problema, curioso il risveglio dall’ideologia in vista delle elezioni”
Nella domenica del ballottaggio, la dichiarazione del sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, pare un fulmine a ciel sereno. Dalle pagine dei quotidiani, infatti, il primo cittadino del capoluogo lamenta la scarsa sicurezza che si respira nella città, e si dice pronta a chiedere l’intervento dell’esercito per combattere l’emergenza della microcriminalità che da anni attanaglia Alessandria. Siamo divertiti e sorpresi di leggere una simile posizione da parte del sindaco Rossa, soprattutto dopo che, per anni, le politiche del Partito Democratico, cui la Rossa appartiene, hanno favorito a livello locale, regionale e nazionale un’accoglienza indiscriminata e pericolosa. Si è creato un conflitto sociale insostenibile, una guerra tra poveri per i diritti sociali e, cosa gravissima, un enorme problema di sicurezza. Cito anche la notizia dell’ormai prossima apertura del nuovo hub-centro di accoglienza, voluto da Sergio Chiamparino, a Castello d’Annone, a pochi chilometri dalla città. Alessandria sta vivendo da anni un clima di insicurezza insostenibile: da anni la Lega Nord dà voce ai timori e ai disagi della cittadinanza, che paga sulla propria pelle le pessime scelte del proprio primo cittadino. Solo un dubbio sorge spontaneo: è davvero singolare che Rita Rossa se ne sia resa conto soltanto ora. Il risveglio dal sonno dell’ideologia è un caso o una curiosa coincidenza con il ballottaggio in cui era coinvolto il suo amico Fassino e con le elezioni che, tra un anno, riguarderanno anche lei?

 
3) Domenico Ravetti, Consigliere Regione PD Piemonte: “Sicurezza: Occorre Ravetti nuovapotenziare le forze di Polizia”
Il tema dell’utilizzo delle forze militari nelle città è legato alla storia dell’Italia in conflitto con le mafie o agli anni della lotta contro il terrorismo. Ad oggi questa a me pare un’ utile provocazione che ci permette di riflettere sull’opportunità di dotare le nostre forze dell’ordine di un numero maggiore di uomini (meglio retribuiti considerata anche la pericolosita del lavoro) e di mezzi più adeguati a garantire la sicurezza dei cittadini.

 

 

Sciaudone 24) Maurizio Sciaudone, Consigliere comunale PDL: “Sicurezza: Si ricordano i militari solo quando fanno comodo”
Per questa amministrazione la sicurezza non è un tema importante e lo si vede dai comportamenti che hanno caratterizzato in questi anni, convocazione commissione sicurezza su questo tema in quattro anni è stato pari a zero. Aver disattivato il servizio telecamere, con un po’ di manutenzione buona parte di esse sarebbero ancora in funzione questo è un chiaro segnale di disinteresse del problema sicurezza
Io personalmente sono stato tacciato di avere retaggi di destra e fare dell’allarmismo in una commissione da una collega di maggioranza per aver posto il problema su alcuni aspetti della sicurezza in città e che andavano approfonditi.
Sento parlare di militari per controllare il territorio mi fa piacere che si ricordano i militari solo quando fanno comodo, si sono fatte chiudere caserme senza dire una parola, servivano le caserme per specularci e vediamo in che condizioni versano, viene il Ministro della Difesa e l’unica caserma ancora aperta in città viene dimenticata e mai invitata alle manifestazioni istituzionali, e poi si cercano i militari.

5) Roberto Sarti, capogruppo Lega Nord comune di Alessandria: “Non servonoSarti Roberto nuova leggi, basta riprendere il controllo del territorio”
Per anni si è detto che era insicurezza percepita.
Le dichiarazioni del Sindaco Rossa che chiede addirittura l’intervento dell’esercito per contrastare la criminalitá, non micro, che sta dilagando in cittá ci lasciano assolutamente interdetti e basiti. Ma come? Per anni ci hanno ripetuto come un mantra la nenia che i cittadini sopravvalutavano il problema delinquenza in Alessandria asserendo che si trattava nella maggior parte dei casi di insicurezza “percepita”, non reale ed ora vengono addirittura fatte proposte drastiche come l’ausilio dei militari.
Alessandria come Palermo, Napoli, Reggio Calabria, una città militarizzata. Seguendo questo ragionamento interventistico saremmo tentati di proporre l’utilizzo dell’aviazione,dei droni e il rientro di qualche migliaio di militari dalle missioni internazionali per essere impiegati in cittá. Stando con i piedi per terra ci vengono in mente alcune considerazioni.
Innanzitutto i cittadini, che da tempo sostengono che la sicurezza in questa città, intesa come furti,atti di violenza, rapine, è negli ultimi anni decisamente venuta meno. Bastava forse ascoltarli e tentare di dare loro qualche risposta concreta,cosa mai avvenuta.
Può una amministrazione essere presa per i fondelli da una quindicina di clandestini che continuano a vessare le persone che parcheggiano al Berlinguer antistante l’ospedale civile? Può tollerare che la stessa vergogna venga replicata nei maggiori parcheggi della cittá? Può tollerare che senegalesi perfettamente organizzati stazionino regolarmente fuori dai centri commerciali, dalle nostre chiese, dai nostri cimiteri? Può tollerare che in cittá ognuno in macchina si senta libero di fare impunemente quello che diavolo vuole consapevole di poter contare sulla totale impunitá?
Può tollerare più di cento occupazioni abusive alla faccia degli onesti che diligentemente aspettano il loro turno per una casa popolare che forse non otterranno mai? Tutti ovviamente risponderemmo no.
Purtroppo questa risposta razionale e ragionevole non è stata data dalla nostra Amministrazione. Evidentemente a nulla sono serviti i presidi che la Lega ha organizzato in questi anni cercando di portare all’attenzione dell’esecutivo la questione sicurezza, un tema che credo non debba avere connotazioni politiche. Più volte abbiamo evidenziato la scarsa incisivitá del tavolo provinciale sulla sicurezza , che ha dimostrato ancora una volta la funzione, invero molto ridotta, delle Prefetture.
Alessandria non è una cittá con i problemi di altre realtá urbane molto più grandi come Milano, Torino, Roma, Napoli. Siamo una cittá di medie dimensioni dove la qualitá della vita dovrebbe essere quanto meno accettabile. Dove la gente non deve aver paura di uscire la sera per andare al cinema,a teatro o semplicemente di passeggiare nei giardini pubblici divenuti ormai terra occupata stabilmente da spacciatori, drogati, alcolizzati extra comunitari.
Non servono quindi misure da leggi speciali; è sufficiente riprendere il controllo del territorio sia con risorse umane che tecnologiche; far rispettare le regole a tutte quelle persone che arrivano a casa nostra facendo ben presente che qui è casa nostra quindi o ti adegui o te ne torni da dove sei venuto con tanti saluti. Il Sindaco si faccia portavoce nei confronti del Governo affinchè quest’ultimo si premuri di immettere anziché tagliare risorse alle forze dell’ordine costrette ad operare in condizioni indecorose. Il nostro Paese non può diventare la terra del ben godi per i criminali extracomunitari e dell’Est Europa nella convinzione che ” tanto qui non ci possono fare nulla”.
Forse siamo ancora in tempo, mettendo ovviamente in atto tutte le misure suddette al fine di dare risposte concrete ai cittadini non solo in tempi di campagna elettorale ma in modo continuativo.

 
Barosini nuova6) Giovanni Barosini, SìAmo Alessandria: “Vanno dati maggiori poteri normativi e dotazioni strumentali ai Sindaci”.
Ho più volte ribadito la necessità di investire su:
1) una maggiore illuminazione nelle zone a rischio della Città, che ormai sono tante;
2) installazione di telecamere, costantemente monitorate (da personale di tutte le Forze dell’ordine, pronto ad intervenire con tempismo);
3) presidio intenso delle Forze dell’Ordine, scientificamente coordinato;
4) supporto delle Guardie Giurate (stipulando apposita convenzione), nel segnalare con immediatezza situazioni poco chiare;
5) promuovere massiccia campagna informativa, creando un numero verde per quartiere, affinché i “cittadini attivi” segnalino situazioni di pericolo o disagio.
All’Anci nazionale, sulla grave emergenza sicurezza, stiamo lavorando affinché vengano dati maggiori poteri normativi e dotazioni strumentali ai Sindaci.