Ballottaggi col botto in Piemonte. La vittoria del Movimento 5 Stelle a Torino, in una vera città ‘sistema’ per il Partito Democratico, è clamorosa, e avrà certamente ripercussioni significative anche ad Alessandria, dove il sindaco Rossa è ‘fedelissima’ di Fassino, e di matrice fassiniana è anche il presidente di Amag, De Capitani, così come lo era il presidente che ha ‘liquidato’ Atm, Quagliotti.
E’ crollato il muro di Torino, dicono gli analisti. Attenti ai calcinacci quindi, anche qui in periferia.
A Novara importante affermazione di Alessandro Canelli, candidato della Lega Nord, appoggiato anche da Fratelli d’Italia. Molto soddisfatto Riccardo Molinari, segretario della Lega Piemont (e alessandrino): “A Novara torna un sindaco leghista con una giunta quasi monocolore. La Lega in Piemonte è ripartita, grazie alle scelte coraggiose fatte, puntando sui programmi e su una nuova classe dirigente capace e non cedendo a compromessi ed inciuci”.
Il Piemonte volta dunque le spalle al Partito Democratico, ma altrove non è andata molto meglio: il trionfo di Virginia Raggi (M5S) a Roma, e la netta riconferma di De Magistris a Napoli, sono un segnale fortissimo. Il centro sinistra ‘tiene’ Milano e Bologna, ma certamente non basta ad attenuare una pesante sconfitta complessiva, destinata a fare discutere.
Ora cosa succederà? Quali saranno le ripercussioni per il Governo, e per la segreteria Renzi all’interno del PD?
Come reagirà il Partito Democratico di Alessandria, già ‘spaccato’ da tempo, in vista delle elezioni del 2017? Di tutti questi temi torneremo ad occuparci a fondo.