Rita Rossa come Cimabue? [Controvento]

Cimabuedi Ettore Grassano

 

Ve lo ricordate, vero, quel vecchio refrain pubblicitario che recitava, più o meno, Cimabue Cimabue fai una cosa e ne sbagli due?

Quel ritornello, dedicato allo sfortunato fraticello ‘testimonial’ di un amaro degli anni Settanta, è rimasto nell’inconscio di tutti noi che eravamo bambini e ragazzi negli anni Settanta, ai tempi della Rai ancora in bianco e nero, e mi è tornato ieri improvvissamente alle labbra, facendomi un po’ sorridere, e spingendomi ad una piccola ricerca in rete.

In tanti avrete senz’altro letto, come me, l’intervista tutta ‘all’attacco’ rilasciata dalla sindaca di Alessandria ad un giornalista e giornale certamente non ‘ostili’ all’attuale amministrazione di Palazzo Rosso, se mi passate un eufemismo.

Intervista davvero interessante, perchè segna il drastico passaggio di Rita RossaRossa 2015 all’opposizione politica di questa città: con prese di posizione molto forti nei confronti di chi ha fino ad ora governato Alessandria con eccessiva tolleranza rispetto al tema della sicurezza e della criminalità.

Davvero, per un lettore/elettore distratto (ossia, diciamocelo, la netta maggioranza, non solo qui da noi), c’è di che perdere la bussola. E, a giudicare dalle reazioni ‘a caldo’, sui social ma anche nei bar in città, l’incredulità di fronte a certe affermazioni è generale. Chi è che sta governando Alessandria da quattro anni, e che viene quindi implicitamente accusato di inefficienza da Rita Rossa? I leghisti che abbaiano abbaiano, ma non mordono? I 5 Stelle che non sono riusciti ad andare oltre i loro slogan on line? O forse la colpa è del consigliere Locci, additato nei giorni scorsi da fedelissimi della sindaca come ‘tribuno’ e ‘demagogo’ sempre pronto ad aizzare il popolo, ma in fin dei conti per nulla costruttivo?

C’è da perdersi, davvero. E da chiedersi se lo sfogo di Rita Rossa sia stato estemporaneo (ipotesi poco credibile, dato anche il canale scelto per la ‘diffusione’), o invece l’apertura di una nuova fase, ‘di lotta’ oltre che di governo, studiata a tavolino con qualche consulente strategico, e finalizzata ad occupare tutti i ruoli sulla scena: da quello di unica candidata sindaco (almeno per ora), a quell’altro di ‘tribuno’, tanto per lasciare gli altri ‘a becco asciutto’.

Pensateci, pensiamoci. E intanto, mentre il popolo di facebook si scatena e dice la sua, buona visione amarcord a tutti!