Ve lo ricordate, vero, quel vecchio refrain pubblicitario che recitava, più o meno, Cimabue Cimabue fai una cosa e ne sbagli due?
Quel ritornello, dedicato allo sfortunato fraticello ‘testimonial’ di un amaro degli anni Settanta, è rimasto nell’inconscio di tutti noi che eravamo bambini e ragazzi negli anni Settanta, ai tempi della Rai ancora in bianco e nero, e mi è tornato ieri improvvissamente alle labbra, facendomi un po’ sorridere, e spingendomi ad una piccola ricerca in rete.
In tanti avrete senz’altro letto, come me, l’intervista tutta ‘all’attacco’ rilasciata dalla sindaca di Alessandria ad un giornalista e giornale certamente non ‘ostili’ all’attuale amministrazione di Palazzo Rosso, se mi passate un eufemismo.
Intervista davvero interessante, perchè segna il drastico passaggio di Rita Rossa all’opposizione politica di questa città: con prese di posizione molto forti nei confronti di chi ha fino ad ora governato Alessandria con eccessiva tolleranza rispetto al tema della sicurezza e della criminalità.
Davvero, per un lettore/elettore distratto (ossia, diciamocelo, la netta maggioranza, non solo qui da noi), c’è di che perdere la bussola. E, a giudicare dalle reazioni ‘a caldo’, sui social ma anche nei bar in città, l’incredulità di fronte a certe affermazioni è generale. Chi è che sta governando Alessandria da quattro anni, e che viene quindi implicitamente accusato di inefficienza da Rita Rossa? I leghisti che abbaiano abbaiano, ma non mordono? I 5 Stelle che non sono riusciti ad andare oltre i loro slogan on line? O forse la colpa è del consigliere Locci, additato nei giorni scorsi da fedelissimi della sindaca come ‘tribuno’ e ‘demagogo’ sempre pronto ad aizzare il popolo, ma in fin dei conti per nulla costruttivo?
C’è da perdersi, davvero. E da chiedersi se lo sfogo di Rita Rossa sia stato estemporaneo (ipotesi poco credibile, dato anche il canale scelto per la ‘diffusione’), o invece l’apertura di una nuova fase, ‘di lotta’ oltre che di governo, studiata a tavolino con qualche consulente strategico, e finalizzata ad occupare tutti i ruoli sulla scena: da quello di unica candidata sindaco (almeno per ora), a quell’altro di ‘tribuno’, tanto per lasciare gli altri ‘a becco asciutto’.
Pensateci, pensiamoci. E intanto, mentre il popolo di facebook si scatena e dice la sua, buona visione amarcord a tutti!