Non sono mancate le emozioni, ieri sera durante il consiglio comunale di Palazzo Rosso.
Ad inizio seduta, Mara Scagni ha dato il suo addio, commosso e meditato a lungo, al Partito Democratico. Ne riparleremo di certo, anche perché è intuibile, dalle parole utilizzate dall’ex sindaco, che la sua partita politica non finisce qui. Certo non capita spesso che un partito liquidi il suo ex sindaco in maniera così glaciale, “senza motivazioni politiche, se non evidenziando che sono mediaticamente un problema”, come ha ricordato Mara Scagni. Vedremo quali saranno i suoi prossimi passi.
E sul fronte Corte dei Conti? Lì manca soltanto una settimana alla nuova convocazione torinese, fissata per mercoledì 21 marzo. Ieri sera però il sindaco Fabbio ha ritenuto di non confrontarsi sul tema col consiglio, e nel pomeriggio aveva annunciato l’intenzione di giocare nuovamente la carta dei super esperti esterni, a cui affidare la stesura di una memoria sui conti dell’ente da presentare la prossima settimana a Torino. Stavolta peraltro la parcella di 12.100 euro (la prima volta che fu interpellato lo studio Uckmar il primo cittadino affermò di aver pagato la consulenza di tasca propria) pare sia a carico nostro.
Ma per carità: mica ci vogliamo scandalizzare per queste briciole, al punto in cui siamo. Non resta che attendere i prossimi sviluppi di una vicenda che davvero non finisce di stupire.
Intanto la maggioranza di centro destra non accenna a fermarsi, e dopo il rinvio della cessione delle residue quote Aristor (ma è solo questione di giorni?) pare intenzionata a procedere con decisioni drastiche anche sul fronte asili. Mentre si parla anche di significative variazioni in corsa al piano regolatore: chissà se saranno stoppate sul filo di lana! Chi l’ha detto insomma che la politica è lenta? Ad Alessandria, di questi tempi, è decisamente sempre più rock!
E. G.