Il Coordinamento Provinciale USB Alessandria si unisce alle condanne che giungono da più parti per la brutale repressione nei confronti della manifestazione pacifica tenuta ieri mattina, 9 marzo, a Roma davanti agli uffici del CIPE.
E’ vicino al dirigente dell’organizzazione Paolo Di Vetta ed a tutti gli attivisti NO TAV, picchiati e arrestati, per aver manifestato democraticamente un fermo e legittimo dissenso nei confronti di un’opera inutile, dannosa ed in netta contraddizione con la politica del rigore che invece viene imposta a manganellate a lavoratori, pensionati, studenti e cittadini ipotecando il futuro delle future generazioni.
È evidente che la totale chiusura del Governo Monti-Napolitano sulla TAV sta producendo l’aumento di atti repressivi nei confronti di chiunque, in Val Susa o nel Paese, osi mettere in discussione gli interessi che si celano dietro alle cosiddette ‘grandi opere’ come la TAV.
Si tratta di una politica miope ed antidemocratica, che non tiene conto della profonda e crescente contrarietà nei confronti di questi progetti, obsoleti, devastanti ed appetibili per la criminalità organizzata.
Chiediamo l’immediata liberazione di Paolo Di Vetta e di tutti gli attivisti in stato di fermo, la fine della repressione e l’avvio di un dialogo costruttivo che tenga conto degli interessi reali del Paese e conferma il proprio impegno nel movimento NO TAV-TERZO VALICO.
Giovanni Maccarino
per la Federazione USB