1) Ci sono buche sulle strade comunali e provinciali da tempo, e per le strade della provincia non sarà possibile oggi dare le colpe a chi c’era prima perché da decenni l’ente Provincia è governato dalla stessa “massa” partitica, con gli stessi politici e gli stessi dirigenti. La scusa che mancano i soldi non è credibile perché i tagli sono iniziati da non molto e con le risorse sprecate nel tempo (ve la ricordate la fu E&T, di cui non se ne parla più?) se ne potevano sistemare di strade!!! Per Alessandria e sobborghi è diverso: dire che hanno trovato la situazione in essere ci può anche stare, ma dopo quattro anni di nulla di fatto in normale manutenzione a causa del “dissesto detto fatto più veloce della luce”, ben sapendo delle sofferenze a cui sarebbe andata incontro la città, non è credibile o perlomeno non ci crederò mai! La “governance” attuale avrebbe potuto chiedere consigli a Fassino, sindaco di Torino, che nonostante l’enorme debito ereditato da Chiamparino dal dissesto ci è stato alla larga. Fin qui una mia legittima opinione. Ora vado al cuore della pagella. Strade dissestate e buche da paura: ho scoperto come fare per ricevere attenzione dalla n.1 del “palazzaccio rosso”. Non accontentatevi di raccogliere firme, scrivere denunce o istanze e portarle al protocollo: manco rispondono! Pensate invece ad atti eclatanti, come fece il cittadino Renzo Mazzoni, che ogni notte circolava per il centro della città in bicicletta armato di bomboletta spray arancione per segnalare le buche, e fu definito un vero eroe metropolitano. La vicenda divenne di dominio nazionale, e in quel caso la sindaca l’ha incontrato e pure ringraziato a nome di tutta la comunità, e gli ha promesso che l’amministrazione si sarebbe data da fare per risolvere il problema: era settembre 2015. La scorsa settimana leggo che un altro cittadino, Gianfranco D’Anna di Valenza, ha inviato una lettera dai toni duri alle autorità locali e nazionali per segnalare il grave dissesto delle strade provinciali. Il Sig. D’Anna il giorno successivo ha ricevuto una telefonata da Rita Rossa, presidente provinciale, che ha lodato l’iniziativa utile per far arrivare a Roma il problema dei fondi sempre più scarsi e si è resa disponibile a ricevere una delegazione di cittadini per occuparsi della situazione delle strade. Ringraziare i cittadini quando si incazzano mi pare una roba da ridere in contesti del genere, che non va certo a vantaggio dell’immagine di chi è eletto per lavorare, compreso l’impegno di ottenere da Roma i fondi utili per le primarie necessità. Riporto una frase di Renzi nella enews n.430 del 3 giugno: “…ci vogliono sindaci onesti, capaci di tappare le buche, ma anche di dare un orizzonte alle proprie comunità…”. Il premier si riferisce a Fassino, sindaco di Torino che non si sa come ma pare sia riuscito a ‘raggirare’ i debiti trovati. Mistero!
Voto: 2
2) Argomento: organizzazione migranti, mediatori culturali, accoglienza strutture etc qui a casa nostra. La vicenda recente del mediatore culturale egiziano Ahmed Osman (che da 15 anni collabora con Prefettura, Istituzioni ed Enti per gestire i migranti che arrivano in città) la conosciamo tutti: questo signore in un impeto di massimo gradimento alla notizia della tragica morte di un politico della Lega Nord, Gianluca Buonanno, ha postato su Facebook una frase indegna. A ruota del commento di questo personaggio che a quanto pare nelle nostre istituzioni è ritenuto di grande rilievo, altri commenti che ritengo beceri, e diversi “mi piace” di cui uno postato da una consigliera “piddina” che occupa uno scranno di maggioranza nel consiglio comunale. Questa notizia ha galoppato sui media ed ha aperto uno “squarcio” su un settore tenuto molto soft e di cui nulla si sa. Noi cittadini notiamo ciò che si vede ogni giorno alla luce del sole: parcheggiatori abusivi prepotenti, questuanti, perdigiorno vari. Non abbiamo idea se siano regolari o clandestini, dove vivano e di cosa, chi li “manovra”. Siamo pure consapevoli che sono intoccabili, perché appena arrivano sul suolo italiano e poi locale c’è chi li istruisce su ogni loro diritto, e della nostra civiltà legalitaria si appropriano a piene mani. Della scabrosa vicenda mi ero ripromessa di non parlarne, ma ci sono domande su cui gradirei risposte sincere da chi preposto: in questa città quante sono le strutture pubbliche e private che ospitano migranti, quali sono e chi le gestisce? Quanti sono i mediatori culturali che in questa città si occupano degli arrivi e della gestione dei migranti, utilizzati e suppongo stipendiati da istituzioni, cooperative, associazioni, fondazioni e privati che impiegano la mediazione interculturale nei vari ambiti di competenza? Chi controlla l’effettivo comportamento di questi personaggi nella reale integrazione, rispetto della popolazione, nostra cultura, religione etc? Il mediatore Osman con il suo commento ha sollevato un velo non da poco: oggi si vuole conoscere, ed è un nostro diritto a suffragio dei sacrifici imposti da tasse e tagli per aiutare tutti. E’ tempo che la Prefettura stili un elenco aggiornato su questo tema, perché i cittadini hanno diritto di conoscere ogni situazione di integrazione, e a quanto pare di enorme business. A questo riguardo consiglio un buon libro: “Profugopoli”, scritto dal giornalista alessandrino Mario Giordano. Conoscere è la giusta strada per difendere anche i nostri diritti.
Voto: 3
3) La politica italiana piace sempre meno, anzi non piace più! Per questo motivo il maggior partito è quello del’astensionismo, di cui un tempo ero quasi paladina ma sbagliavo: non votare è come la vittoria di Pirro, o come un marito che convinto di far dispetto alla moglie si taglia gli attributi. Dobbiamo ritornare a votare, valutando i comportamenti e gli impegni effettuati dai politici al di fuori dai periodi elettorali con programmi e proposte a noi consoni, e premiare chi riteniamo sia degno di rappresentarci. Nelle ultime amministrative delle grandi città i risultati per il centro sinistra non sono stati eclatanti come Renzi e la sua “cortigianeria” auspicavano, e sono convinta che si stanno chiedendo: “dove abbiamo sbagliato”? Candidati in opposizione al “Partito della Nazione” che parevano “uno scherzo” stanno rischiando di vincere ai ballottaggi, perché? Glielo devo spiegare io? Perché certa politica a tutti i livelli a partire dalla prima repubblica, peggiorando via via in arroganza, prepotenza, corruzione, inadeguatezza ha perso i contatti con la realtà e con il popolo, quel popolo laborioso che credendo di ricostruire un paese forte, con un futuro per i suoi giovani e suoi anziani, li ha mantenuti dal dopo guerra ad oggi, i nostri politici. con il risultato che adesso gli italiani sono trattati come bancomat, via via privati di ogni servizio e diritto guadagnato con fatica. E questo è già un motivo. Altro motivo è il brutto spettacolo che viene offerto: sempre più sono le risse e i colpi bassi a tenere banco in politica. Solo chiacchiere, zero proposte a soluzione dei problemi reali che attendono i cittadini. E arriviamo alle riforme: tanto fumo e poco arrosto! Per anni solo pseudo riforme perdipiù virtuali, superficiali e mai condotte a termine, mai partendo dalla parte giusta: il carrozzone pubblico a partire dal Quirinale a scendere. Liberandoci del carrozzone pubblico il paese spicca il volo, ne sono convinta. Purtroppo questo non accadrà fino a che agli eletti viene concesso di cambiare casacca tradendo il mandato dei cittadini, e oggi tenendo in piedi un governo anomalo. A questo aggiungo che molti politici sono solo “testimonial” delle lobbies. Il prossimo impegno è il referendum: andiamo a firmare, da qui a ottobre c’è il tempo per valutare i pro e contro. Riprendiamo in mano la nostra sovranità e la sorte del paese.
Voto: 2