Nell’estate scorsa, dopo aver assistito alle ultime manifestazioni di “indignados” ed affini ed aver deciso di aderire alla proposta dei Referendari “romani” (Parisi, Di Pietro e C.) per l’abolizione del Porcellum, ponemmo seriamente la questione di una crisi della Democrazia che oggi viene “certificata” da più parti.
Sì, perché la crisi che viviamo non è una crisi di questi partiti, ma è ancor più grave: è una crisi della rappresentanza e della rappresentatività: una crisi della Democrazia nel nostro Paese.
La crisi della legittimazione dei Partiti che poggiano la loro esistenza sulla rappresentanza è conclamata.
Crescenti difficoltà fanno mantenere a questi partiti alcune posizioni unicamente per una forte personalizzazione, che va indebolendosi rapidamente.
Per questo possiamo dire che dopo “Monti” nulla resterà come prima.
L’esperienza “Monti”, iniziando “ lo scongelamento dell’Italia”, otterrà sicuramente risultati, forse criticabili, ma importanti; e questo creerà le condizioni per una sua trasformazione in “Soggetto Politico Forte”. D’altronde è logico supporre che gli ambienti che hanno “prodotto” questa esperienza sicuramente non si faranno da parte ma manterranno le loro posizioni.
Inizierà sicuramente, con questo passaggio del 2013, finalmente la Seconda Repubblica.
Il vento è cambiato e ci porta un clima d’opinione che riflette un mutamento sociale fortissimo.
La crisi ha delegittimato il modello del politico-senza-qualità. Non migliore di noi, ma come noi; anzi, peggio di noi.
Il Paese sta rivelando e trainando una domanda di rappresentanza politica diversa …Attenzione: lo dimostrano 1.200.000 firme così come i No Tav..
Attenzione: un modello che vuole il “Tecnico che fa Politica”, il Politico Competente che si misura (oggi) con i partiti ma non ne fa parte ( ne è fuori e, al contempo, al di sopra) è pericolosissimo per La Democrazia.
Quello che Ilvo Diamanti definisce “Populismo Aristocratico” è dietro alle porte.
Per questa ragione noi crediamo che il tema di fondo di tutto il nostro impegno, la chiave di volta di tutta la nostra “costruzione” debba essere la Democrazia.
Una Democrazia con i Partiti; non senza i Partiti!
Partiti che i soli cittadini potranno costruire.
Arcipelago
Associazione politico-culturale