Ma il consiglio comunale di Alessandria per quanto ancora può continuare a far finta di nulla?
Rinviata, per motivi diversi, la discussione dei due temi “caldi” sul tappeto, ossia bilanci e vendita residue quote Aristor, ieri sera la maggioranza di centro destra ha messo ancora una volta la testa sotto la sabbia, ostentando una normalità posticcia, e un po’ irritante.
Ma a cosa, o a chi, serve un’assemblea che discute di che colore ridipingere le pareti della cucina, mentre la casa sta crollando?
Da giorni ne dibatto con amici di vario orientamento: è questo un atteggiamento che, se accompagnato dall’atteggiamento “solidale” (complice?) di alcuni media tradizionali, può consentire di far finta che l’Ente, e la città, non stiano vivendo una drammatica emergenza?
Secondo me no: credo che questo “tirare a campare” senza vie d’uscita sia invece un’ulteriore dimostrazione di quanto il Palazzo è ormai lontano dalla piazza, e quindi rappresentativo ormai soltanto più di se stesso. Autoreferenziale, nel senso peggiore del termine. Un continuo spot alla cancellazione della politica, purtroppo. Con tutti i rischi che ciò potrebbe comportare.
E. G.