Quasi tutte le vie del centro di Alessandria sono ormai diventate dominio indisturbato delle auto tanto da chiedersi se i nostri amministratori abbiano mai fatto un’isolato a piedi…!!!
I marciapiedi sono normalmente mal tracciati, privi di protezioni e regolarmente invasi dalle auto parcheggiate.
Ma vi sono delle vie in cui i marciapiedi proprio non esistono: un esempio per tutti è Via san Baudolino, ma anche via Bologna: su un lato le auto, sull’altro…..il nulla, ma in vie strettissime dove non resta spazio per il passaggio pedonale.
In più di un’occasione passando in quelle strade abbiamo assistito a scene grottesche: pedoni che si “stampavano” contro il muro per lasciar passare un’auto o mamme con carrozzina che si affrettavano a “togliersi di mezzo”.
Ma due casi sono particolarmente “curiosi”, perché è curioso chiedersi a cosa stava pensando il tecnico comunale incaricato quando ha dato disposizione di tracciare le linee blu e collocare i cartelli del parcheggio a pagamento su entrambi i lati della strada. Forse pensava che i pedoni fossero estinti?
Parliamo di Via Verona nell’ultimo tratto di fianco alla Scuola Bovio e Via Morbelli nel tratto compreso tra Piazzetta Bini e lo spalto Borgoglio.
E c’è , a tutto questo, un’aggravante: in entrambi i casi su quei tratti di strada si affacciano gli accessi, in Via Verona, di una ludoteca e di una palestra e, in Via Morbelli, dell’Istituto Fermi.
Ma si sa: nella nostra città il primo pensiero va alle auto.
Alessandria è il Regno dell’Automobile, il suo Paese di Cuccagna dove l’Auto (con la A maiuscola) regna, padrona assoluta ed indisturbata.
Che dire? Ogni commento è superfluo, perché se la pericolosità di queste scelte è palese, non si trovano parole per definire l’ottusità di chi ha disposto quei parcheggi.
Chiediamo pertanto che si faccia un’ispezione accurata di tutte quelle zone, specie in centro città, in cui sia palese la difficoltà (se non addirittura l’impossibilità) del passaggio pedonale e se ne definiscano i rimedi in tempi brevi: la sicurezza dei cittadini non può aspettare oltre.
I cittadini prima di tutto
Paola Estienne Corbella Pier Carlo Lava