Manca un anno alle elezioni comunali alessandrine eppure, forse ‘contagiati’ dalle immininenti amministrative di giugno (che riguarderanno 5 grandi città, ma anche tanti medi e piccoli centri), la fibrillazione tra gli addetti ai lavori aumenta di giorno in giorno.
In campo, al momento, pare esserci realmente soltanto il sindaco uscente, Rita Rossa, che in una recente intervista rilasciata a CorriereAl ha ribadito di essere un po’ più che ‘a disposizione’ per un secondo mandato, come si dice in questi casi. Probabilmente solo un evento ad oggi non impossibile, ma neppure programmato (ossia elezioni politiche anticipate al 2017) potrebbe cambiare davvero le carte in tavola del PD, in ottica Palazzo Rosso. Non che, all’interno del partitone, siano tutti davvero in sintonia con lo staff e l’operato dell’attuale sindaco, però chi mai oggi potrebbe davvero permettersi di metterla in discussione ‘dall’interno’, senza per questo implicitamente riconoscere che questa consiliatura non è stata propriamente un successo?
Il PD, dunque, ricandiderà Rita Rossa, ovviamente sperando che un anno di inaugurazioni (anche plurime) di ponti e musei, asfaltature strade, propaganda a raffica sui media e sui social possano ribaltare il ‘sentiment’ cittadino, per tre anni consecutivi ben fotografato dalle classifiche di gradimento del Sole 24 Ore. Mission impossible? No, tutt’altro, anche perché altrove al momento i punti interrogativi sono assai più che le certezze.
Durante la ‘partecipatissima’ intervista pubblica con Matteo Salvini e Riccardo Molinari, il segretario (alessandrino) della Lega Piemont è stato chiarissimo: “la Lega è pronta a confrontarsi con tutti, partiti e movimenti civici, per dare a questa città un progetto e un candidato sindaco capace di rilanciarla”. Ha anche sottolineato, Molinari, che la Lega potrebbe anche, consenso alla mano, rivendicare un candididato sindaco targato Carroccio, ‘ma non è quello il nostro obiettivo: ci interessa trovare una soluzione con il più ampio consenso possibile, per il bene della città”.
Il nome più forte e autorevole, recentemente rimbalzato anche nelle cronache politiche torinesi, è quello di Antonio Maconi, responsabile della ricerca dell’Aso, e vice presidente della Fondazione CrAl. Maconi, uomo prudente e riflessivo, piace a tanti (a tutti no, naturalmente: impossibile ovunque, figurarsi ad Alessandria), proprio per la sua capacità di dialogo e ascolto. Potrebbe essere lui quindi il ‘federatore’ di un ampio schieramento politico-civico, capace di ‘abbracciare’ forze anche eterogenee: dal centro destra berlusconiano agli ex di An, dalla Lega fino a ‘pezzi’ di società civile, e forse anche di sinistra ‘in movimento’ che non ha mai fatto mistero di guardare a soluzioni davvero innovative: ricordate la nostra intervista con Giorgio Barberis di qualche mese fa?
Ci andremmo cauti peraltro, al posto di Maconi, con i paragoni con ‘Arfio’ Marchini: anche perchè la partita romana è ancora tutta da giocare, e per il costruttore è ancora decisamente in salita.
Sarà interessante, invece, qui da noi, capire se il mondo della sinistra laica con le sue diverse anime (e qui l’ex sindaco Felice Borgoglio può apportare certamente un importante contributo in termini di elaborazione di progetti e costruzione di relazioni) punterà ad avere un proprio candidato sindaco, o invece convergerà verso un grande rassemblement ‘post ideologico’, capace di confrontarsi su progetti e obiettivi concreti, senza più tentazioni di guardare al ventesimo secolo, ormai morto e sepolto persino qui da noi.
ovviamente nel centro destra esistono oltre a Maconi anche altre risorse importanti, a partire dai presidenti di commissione Gianni Barosini ed Emanuele Locci. Barosini porta avanti con tenacia la sua disamina delle partecipate, Locci si muove a tutto campo, e incassa una ‘dichiarazione di ostracismo’ dal parte del PD comunale che francamente un po’ dovrebbe imbarazzare chi la formula: ragazzi, mica spetta a voi scegliervi anche gli oppositori più compiacenti, con cui andare o mettervi d’accordo, suvvia. D’accordo essere partito di lotta e di governo, ma lasciate qualcosa da fare anche agli altri!
E i 5 Stelle? La vicenda Malerba (comunque finisca, e gli auguriamo ogni bene) mediaticamente e politicamente pesa e peserà: chi dice il contrario si illude, o mente. “Stiamo lavorando a pancia bassa”, ci ha detto di recente il consigliere Domenico Di Filippo, “e abbiamo una squadra di giovani professionisti preparati, in gamba, competenti: arriveremo pronti all’appuntamento”. Chissà se il candidato sindaco sarà lo stesso Di Filippo, o appunto una new entry di grande impatto. Roma e Torino docent: le giovani donne competenti, ma anche fisicamente avvenenti, hanno una marcia in più. Avercene….