Istituzioni e responsabilità? Nimby…[Centosessantacaratteri]

Sozzetti Enricodi Enrico Sozzetti
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Le istituzioni chi sono? A Tortona il sindaco, Gianluca Bardone, è infuriato e dopo l’ennesimo caso di violenza avvenuto nella stazione ferroviaria ecco che rilancia l’appello alla Prefettura e al Ministero dell’Interno per scongiurare la chiusura della postazione della Polizia ferroviaria. Le istituzioni si appellano alle istituzioni. Ad Alessandria il consigliere provinciale Gianfranco Baldi si dimette per protesta dalla carica perché contesta la decisione dell’amministrazione guidata da Rita Rossa (è anche sindaco di Alessandria) di un atto dovuto per autorizzazioni relative alla realizzazione di una discarica a Sezzadio. A Casale Monferrato i consiglieri comunali di opposizione manifestano in difesa dell’ospedale, mentre un consigliere regionale della stessa area politica, proprio sulla sanità, prende posizioni opposte. Gli esempi si sprecano. Le istituzioni si appellano alle istituzioni. Le istituzioni attaccano le istituzioni. Le istituzioni criticano le istituzioni.

Ma assumersi le responsabilità, no? Benché non sempre ampi, e anzi in molti casiNimby decisamente ristretti, le ‘istituzioni’ hanno in realtà sempre un margine per poter decidere e agire. Lo possono fare, ma non lo vogliono sempre fare. Chi decide finisce più facilmente nel mirino delle critiche e non può ricorrere alla pratica, peraltro diffusa, dello scaricabarile. Eppure la responsabilità di governare significa assumersi la responsabilità delle scelte. Ma in politica, come nella famosa società civile che non sempre civile è, continua a imperare il principio del nimby, “not in my backyard”. Non nel mio cortile, per gentilezza.