Atc, il giorno dopo. Fra sconcerto e perplessità, l’assessore della Regione Piemonte Augusto Ferrari (politiche sociali, famiglia, casa) e i quattro consiglieri regionali della provincia di Alessandria (Walter Ottria e Domenico Ravetti del Pd, Massimo Berutti di Forza Italia, Paolo Mighetti del Movimento 5 Stelle) hanno incontrato martedì pomeriggio, nella sede alessandrina dell’Atc i vertici dell’Agenzia Territoriale per la casa, per fare chiarezza sulla vicenda che ha portato alla sospensione dalle funzioni dello ‘storico’ direttore Riccardo Sansebastiano.
Molto sfumati i riferimenti specifici: si parla di presunte irregolarità (la verifica spetta ovviamente a questo punto alle autorità competenti: Guardia di Finanza e Procura della Corte dei Conti sono già all’opera) emerse a seguito delle verifiche contabili affidate alla società di revisione Deloitte, nell’ambito del processo di razionalizzazione e accorpamento avviato dalla giunta Chiamparino (per cui Alessandria, insieme ad Asti e Cuneo, andrà a dar vita all’Atc del Piemonte Sud).
Quali e quanto gravi siano queste irregolarità, si attende di scoprirlo. “Con il rischio solito – commenta Paolo Mighetti, del Movimento 5 Stelle – ossia che, trattandosi di fatti che risalgono al 2006-2008, la prescrizione sia già alle porte, e tutto si risolva in un un nulla di fatto. Lieti che Deloitte e l’avvocato Balossino si siano mossi con professionalità e trasparenza, ma forse bisognava pensarci prima, e vigilare al momento opportuno”. Come a dire, noi all’epoca non c’eravamo ancora, ma gli altri sì…e cosa hanno fatto?
Tra l’altro, il fatto curioso è che a Deloitte sia stato affidato il compito di svolgere un’accurata due diligence aziendale sulle realtà destinate a dar vita alle Atc Piemonte Sud e Piemonte Nord (ossia Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola: il presidente era ieri presente ad Alessandria), ma non sull’Atc di Torino: due pesi e due misure?
Diplomatico il commento di Walter Ottria: “Mi preme sottolineare che la trama che si sta sviluppando è diversa da quella a cui siamo purtroppo abituati: fermo restando come sia compito della magistratura appurare le eventuali responsabilità, c’è da sottolineare che tutta questa vicenda parte dall’ottimo lavoro fatto della politica, Giunta e Consiglio regionale in primis. Dapprima con l’ottima legge sul riordino delle ATC che abbiamo approvato e che è improntata alla trasparenza e ad azzerare ogni eventuale situazione di disordine contabile o di cattiva gestione, che comincia a dare i suoi frutti; poi con il suo ruolo di tutela del bene pubblico, a difesa dei cittadini, fornendo per prima alla magistratura tutte le carte necessarie a fare chiarezza nei bilanci di un’istituzione pubblica qual è l’Atc.
Per questi motivi la Regione chiede a Balossino di rimanere alla guida dell’ATC per concludere l’operazione che ha contribuito ad iniziare. Quando ci sarà da affrontare la sua sostituzione, poi, non saranno accettate ingerenze di nessun tipo nella nuova designazione”.
Molto chiara, e più critica, la posizione di Massimo Berutti: “Noi non giudichiamo e aspettiamo di avere maggiori elementi. La considerazione politica riguarda però l’affermazione dell’assessore in merito all’accorpamento: io non credo che si dovesse arrivare ad una fusione per far emergere queste criticità. Non si deve arrivare mai a questi punti quando ci sono dei consigli di amministrazione e il collegio dei revisori.
L’altra considerazione è legata al protocollo citato da Ferrari sulla necessità di analizzare a fondo i bilanci! La mia domanda è: i conti di Torino chi li ha analizzati e come sono?”
Sul tema interviene anche Domenico Ravetti: “Sui fatti evidenziati dal Presidente e dall’intero consiglio di amministrazione di ATC sud appaiono inevitabili puntuali approfondimenti i cui esiti saranno resi pubblici e nei tempi opportuni.
Sarà compito della Magistratura appurare eventuali responsabilità, per quanto mi riguarda mi limito a ringraziare Marco Balossino e i suoi collaboratori per aver svolto un lavoro di analisi contabile complicato ma necessario, un lavoro non ancora terminato in collaborazione con soggetti esterni e in sintonia con la Regione Piemonte che ha voluto, ad inizio mandato, approvare in Consiglio una nuova legge di riordino che proprio oggi ha dimostrato i suoi effetti, almeno nell’ambito dei controlli.
Nel frattempo continua l’attività dell’Ente anche grazie ai dipendenti che quotidianamente sono impegnati a garantire un alto livello professionale; anche a loro va il mio ringraziamento. Sul futuro, cioè sulla decisione di Balossino di interrompere la sua esperienza appena terminata l’attività di indagine, sottoscrivo la dichiarazione dell’assessore Augusto Ferrari che in conferenza stampa ha anticipato la volontà dell’Amministrazione Regionale di avocare a sé il campo delle scelte, senza escludere ogni possibile soluzione, pur in un confronto aperto con le rappresentanze territoriali e politiche”.