Il Vescovo rinnova le Comunicazioni sociali della Diocesi: “Vogliamo creare una bella sinergia tra i nostri media”

Vescovo e Governale _optSi delinea una nuova struttura organizzativa ed esecutiva all’interno dell’Ufficio delle Comunicazioni sociali della Diocesi alessandrina.

Coadiuvato dal Consiglio diocesano permanente, dieci consiglieri tra laici e sacerdoti, e a pochi giorni dalla Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, il Vescovo di Alessandria monsignor Guido Gallese ha nominato Enzo Governale, membro della Segreteria della Pastorale Giovanile, nuovo responsabile per le Comunicazioni Sociali. Suo vice sarà Andrea Antonuccio, condirettore di CorriereAL.

“Il nostro scopo sarà quello di creare una bella sinergia tra i nostri media locali, come La Voce Alessandrina, settimanale con ben 137 anni di storia, Radio Voce Spazio, attiva dall’ormai lontano 1977 e la più recente Web Tv diocesana”. Queste le parole del Vescovo di Alessandria, che ha dato così inizio al percorso enunciato nella sua ultima lettera pastorale: “Come Chiesa Alessandrina vogliamo porre mano ad una riorganizzazione dei nostri mezzi di comunicazione sociale, facendo in modo di essere noi, per primi, i diffusori di messaggi positivi che aiutino la società a crescere nel bene”.

A tal proposito, monsignor Gallese ha anche ricordato le parole di papa Francesco: “L’incontro tra la comunicazione e la misericordia è fecondo nella misura in cui genera una prossimità che si prende cura, conforta, guarisce, accompagna e fa festa”.

Ma che cosa cambierà, in concreto, con questo nuovo tipo di struttura comunicativa? “Essenzialmente il modo stesso di comunicare, che sarà più semplice ed efficace” ha proseguito il Vescovo. “Si cercherà di eliminare molti tecnicismi per arrivare più direttamente a colpire l’attenzione della città, senza ovviamente adottare quello stile urlato ormai di moda nelle tv e nei vari media nazionali. Ripeto: noi vogliamo creare una bella sinergia fra le varie strutture comunicative, e al tempo stesso ridurre il profilo di perdita di una testata importante come La Voce, che ogni anno costa parecchio in termini economici e sta, al tempo stesso, perdendo lettori”.

Roberto Cavallero