di Dario B. Caruso.
Finalmente mi sono deciso.
Venerdì scorso ho portato la mia macchina all’autolavaggio.
Non aveva più quel colore verde petrolio metallizzato che la rendeva anonima in mezzo ad altre e la confondeva con l’asfalto nei tratti autostradali tirati a lustro; ormai aveva assunto una tinta indefinita con strati di terra, polvere, sabbia, fango, sterchi e fogliame vari.
Insomma era divenuta un bel pezzo unico.
E a me piaceva così.
I miei familiari me lo fecero notare, per cui la guardai con i loro occhi: era effettivamente in condizioni indecorose.
Alla soglia dei duecentomila chilometri mi misi una mano sulla coscienza: non posso continuare in questo modo, è come uscire con il bisnonno senza avergli cambiato il pannolone da almeno un mese. Non si può continuare così, povero bisnonno.
E povero me.
Si proceda, dunque.
La macchina esce linda come non lo era dall’estate 2014. E per soli otto euro.
Preso da un istante di commozione, salgo sulla luccicante vettura e volo nel traffico cittadino.
La mattina seguente esco di casa, vado al parcheggio, fiero della mia macchina e – maledizione! – sul centro del tetto lucido un piccione ha lasciato un bisogno multicolore, sembra un’isola al centro di un profondo oceano vista dal satellite.
Piccione bastardo, penso.
Poi rifletto: non mi accorgevo del lerciume del giorno prima, adesso non posso lamentarmi di questa chiazzetta.
Merci, piccione, mon ami.
Mancano cinque settimane alle nuove Elezioni Amministrative in gran parte dei Comuni Italiani.
Anche nel mio.
Venerdì scorso sono state palesate le liste in forma ufficiale. Al fianco di pochi nomi nuovi, galleggiano (mai trovai verbo più adatto) una variegata serie di figure note.
Figure trite e ritrite che hanno operato per quella forza politica e continueranno a farlo poiché cresciuti e addestrati per avere quel preciso ruolo.
Figure riciclate che hanno saltato (o meglio aggirato) la palizzata delle parti politiche, criticate per il passato operato nel centroX ed ora proposte dal centroY.
Figure impalpabili che non sposteranno di una virgola gli esiti del voto.
Figure assenti per essere state sistemate nei vari consigli di amministrazione del potere locale.
Noi uomini siamo fatti così, dimentichi delle cose importanti ci soffermiamo sulle piccole cose, abituati a guardare il mondo con il microscopio tralasciamo la visione globale, curiosi per la pagliuzza e disattenti alla trave.
Diamo precedenza a cose che precedenza non hanno.
Rassegniamoci.
È il mondo di oggi, bellezza!