Il consigliere comunale alessadrino Emanuele Locci, dopo aver ricevuto alcune lamentele dai cittadini per le modalità di utilizzo ed i contenuti della comunicazione sui social network da parte del Comune di Alessandria, ha presentato un’interpellanza al Sindaco Rita Rossa avente ad oggetto due incarichi affidati al cittadino veneziano Michele Vianello, finalizzati alla formazione del personale dell’ente per l’utilizzo dei social network Facebook, Twitter, Youtube ed Instagram.
“Il Comune ha personale con competenze idonee alla comunicazione istituzionale ed all’utilizzo dei social network – spiega Locci, presidente della Commissione Controllo di Gestione del Comune di Alessandria – per cui non capisco l’utilità di istituire una nuova unità di progetto ad hoc e di incaricare un esterno, peraltro residente a Venezia, per formare i nostri dipendenti all’utilizzo dei social network. Le modalità di conferimento dell’incarico lasciano molte perplessità che mi hanno imposto la segnalazione degli impegni di spesa alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti e la presentazione di un’interpellanza. Il Dr. Vianello, che definisce se stesso addirittura un evangelista digitale, ha ricevuto due incarichi diretti di 4.900 € anziché uno solo da 9.800 € che avrebbe imposto la segnalazione dell’incarico alla Corte dei Conti oltre che una procedura di selezione che invece non è stata fatta. Inoltre non risulta essere stata effettuata una ricognizione di professionalità interne all’ente in grado di svolgere l’incarico, come impongono le norme vigenti, e l’affidamento dell’incarico è stato posto in essere senza previa procedura comparativa come previsto dall’art. 7 del D.Lgs. 165/2001. Infine non risultano pubblicati sul sito web del Comune di Alessandria i provvedimenti completi di indicazione del soggetto percettore, della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato nell’apposita sezione definita “Amministrazione Trasparente” così come previsto dall’art. 11 c.8 del D.Lgs. 150/2009 per cui la liquidazione del corrispettivo previsto al Dr. Vianello potrebbe costituire illecito disciplinare e determinare responsabilità erariale del dirigente preposto, andandosi a configurare l’incarico come illegittimo e rendendo dunque necessaria una segnalazione alla Procura regionale della Corte dei Conti. Ma al di là di queste questioni normative, su cui attendo puntuale risposta dal Sindaco di Alessandria, resta da capire perché l’amministrazione ha ritenuto non esserci tra il personale dell’ente le professionalità idonee per formare i colleghi all’utilizzo dei social network per finalità di comunicazione istituzionale e, nel caso queste professionalità fossero assenti, perché si è incaricato addirittura un cittadino di Venezia quando attraverso una procedura di selezione pubblica si sarebbe potuto dare un’opportunità di lavoro e di valorizzazione a qualche professionista della nostra città. Sarà perché l’evangelista veneziano è vicino al Partito Democratico?”