1) A Facebook e a Gianni Senetta. Cos’è Facebook si sa, Gianni Senetta invece è un cittadino che usufruisce di tale mezzo per denunciare tutto ciò che non va in ambito ambientale e non solo, pubblicando foto e filmati. Con buona pace della politica amministrativa locale, grazie ai social l’informazione è immediata e tutto si viene a sapere, ovviamente valutando le informazioni e la loro attendibilità. Veniamo al dunque. Scuola materna Gobetti di Alessandria: martedi 19 aprile attorno alle 8,00 ricevo un messaggio facebook di una mamma che informa della situazione di degrado in cui versa tale scuola, dove i piccoli cittadini di questa sfortunata città devono trascorrere la giornata. Contatto telefonicamente Gianni Senetta chiedendo di andare a verificare la situazione, e di ‘rilanciare’ su Facebook questa vergogna. Da quel momento la notizia su Facebook rimbalza fino ad arrivare alle “nobili” orecchie, piuttosto ovattate ai richiami di impegno e servizio pubblico. Infatti nella stessa mattinata “casualmente” è stata tagliata l’erba in tutta fretta, anche se da informazioni e foto piuttosto malamente. Questa è una pagella e non posso aggiungere i particolari susseguiti nella giornata di martedì, però è giusto informare che, nonostante sia stato fatto un progetto e siano stati spesi 350 mila euro del programma fondi PISU per risanare l’edificio che ospita la scuola Gobetti in ogni sua parte e creare anche all’esterno uno spazio giochi adeguato e in sicurezza qualcosa si è “arenato”. Ecco un link che tutti possano valutare. Dopo quanto venuto alla luce martedì 19/2016, cito la presentazione della sindaca Rossa nel novembre 2015 limitandomi alla parte esterna della scuola durante l’inaugurazione a lavori conclusi. “Esternamente è stato rimodernato il cortile della scuola e l’area giochi bimbi che risultava inadeguata alle esigenze dell’utenza.La nuova pavimentazione dell’area esterna è stata realizzata con materiali ecocompatibili e antiurto ed è stata pure prevista la sistemazione dell’area verde e il ripristino delle recinzioni. L’intervento si è basato su criteri progettuali e scelte di materiali coerenti con i canoni della sostenibilità ambientale, dell’ecocompatibilità, della bioedilizia e della riciclabilità”. Non vado oltre ma la realtà è altra! La potenza di Facebook, un disponibile Gianni Senetta, il coraggio delle mamme hanno fatto sì che già il giorno dopo su un social si leggessero le solite “manfrine” auto giustificative dei nostri rappresentanti, e già che ci sono chiedo cortesemente di fare tagliare l’erba, eliminare le foglie secche cadute in autunno anche nelle altre scuole, due per tutte quelle del mio quartiere, il Galimberti: la materna Mary Poppins e la primaria Morando. Voto: 10
2) “L’allarme del mondo accademico: ‘Alessandria rischia di perdere l’Università’. Sollecitati investimenti in merito ai quali il Comune replica: non abbiamo i fondi”. Riporto il titolo da “La Stampa” del 20 aprile. La buona notizia è che l’Università cresce in iscritti, ricerca, risultati, brevetti, ma mentre l’Università ha fatto e continua fare sforzi economici, da parte della città/Comune zero sono le risposte perché non ci sono soldi. Ne ha parlato il Direttore del Disit Leonardo Marchese in commissione Cultura all’assessore Claudio Lombardi, e riporto le parti significative: “Ad Alessandria mancano le mense, manca il collegio. Mancano le residenze universitarie. In una parola: servizi, soprattutto agli studenti che faticano a raggiungere il Disit, che è in viale Michel, e che devono cercarsi un appartamento come un cittadino qualunque se arrivano da lontano. Il nostro è un urlo di dolore, la città ci dovrebbe aiutare». E ancora perché i numeri sono importanti: “Il dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica conta 1.776 iscritti (e si punta a 1.900, nel 2014-2015 erano 1.764, nel 2013 1.522), 48 professori, 31 ricercatori, 62 giovani ricercatori, 45 tecnici, oltre 250 pubblicazioni all’anno, 11 brevetti, 5 spin off, oltre 6 milioni di euro di strumentazione scientifica, 15 gruppi di ricerca. Mica male. Abbiamo tanti propositi, non vogliamo fermarci, vogliamo consolidare i corsi, limitare il tasso d’abbandono, potenziare i laboratori didattici e la ricerca. Ci servono finanziamenti. Servono contributi da parte del territorio, come è successo a Vercelli o a Novara». Già, il resto del Piemonte cammina anche se faticosamente e fa i fatti, qui in questa provincia e città si sono persi dei pezzi e si rischia di perderne altri magari conquistati con fatica. E’ una triste notizia e non ci sono parole, si va sempre peggio!
Voto: 2
3) In questi giorni i giardini di Alessandria risplendono di colori e profumi con FloreAle “giardini in festa”. Il programma è veramente ricco, da non perdere.
Per solo tre giorni in un anno intero, questi giardini rivivranno la fiaba di Cenerentola: da sguattera a principessa per tornare a sguattera. Purtroppo la realtà la conosciamo. Un quindicinale cartaceo distribuito gratuitamente in questi giorni esce con questo titolo in prima pagina: “ Abbandono e degrado, droga e spacciatori ovunque, roditori enormi: i giardini della stazione sono terra di nessuno”. Ma in questi tre giorni per incanto tutto sparisce, gli spacciatori si sono presi tre giorni di ferie, i ratti si sono travestiti da personaggi conosciutissimi a grandi e piccini, Cip & Ciop, per allietare i visitatori con i loro saltelli da un ramo all’altro. Quindi oltre ad ammirare splendidi fiori il consiglio è: tutti a naso in su per godere di tale spettacolo che i simpatici pseudo scoiattoli offriranno. Memorizziamo questi tre giorni per mantenere il buon ricordo fino al prossimo anno.
Voto: 5