“I have a dream…”
Quando nel 1963 Martin Luther King pronunciò queste parole parlava di emancipazione, di libertà e di diritti.
Citarlo per una piccola questione cittadina sembra quindi riduttivo e forse anche presuntuoso.
Ma se vale – come vale – il principio che sulla lezione dei grandi si traccia il cammino della civiltà, ha senso ritenere che il legittimo desiderio dei cittadini a vivere in una città migliore e a misura di “civiltà” passi anche da cose piccole dietro le quali si nasconde tuttavia la qualità della vita e dei rapporti tra le persone.
È pertanto legittimo pensare che molti nostri concittadini nutrano – spero fra tanti altri sogni più importanti – un piccolo sogno: quello di vivere in una città pulita, sicura, favorevole alla relazione sociale, bella, piacevole da vivere e da vedere.
Alla nostra lista civica tempo fa sono pervenute due segnalazioni: l’insufficiente illuminazione in Piazza Decorati al Valor Militare (per capirci, la piazzetta compresa fra l’ACI e la Scuola Carducci) e poco lontano la pericolosità della curva su Via Arnaldo da Brescia nel tratto che immette su Piazza Carducci.
Allora le richieste da fare all’Amministrazione Comunale sono semplici:
su Piazza Decorati più lampioni per evitare – come accade attualmente nelle ore notturne – che alcuni usino giardinetto e panchine come discarica, sala da pranzo, camera da letto, bagno, etc e, specialmente, per dare maggiore sicurezza agli automobilisti che parcheggiano e rischiano di essere avvicinati da malintenzionati.
Sulla curva via Da Brescia/piazza Carducci collocare dissuasori o barriere per obbligare gli automobilisti, quasi sempre incauti e convinti di essere a Le Mans, a ridurre la velocità. Contestualmente mettere in sicurezza il transito pedonale in tutto il tratto da via Modena fino a via Piacenza con l’apposizione di colonnine ed ottenere così che le auto non parcheggino più sul marciapiede: anche i pedoni hanno il diritto di camminare senza dover andare in mezzo alla strada o appiattirsi contro i muri perché ingombro di auto. Per non parlare di anziani, carrozzine, passeggini, etc.!
Sarebbero bastate due lettere e ci saremmo tolti il disturbo.
Ma quel sogno di cui sopra ci ha portato oltre e ci siamo accorti di quel grande isolato comprendente la scuola Carducci e gli Uffici del Catasto e delle Entrate è naturalmente circondato da tre piazzette: Piazza Decorati al V.M., Piazza Turati e Piazza Carducci.
Su di esse ed attorno ad esse si aprono una scuola, uffici pubblici, amministrativi, banche, negozi, bar, etc.: un concentrato di vita cittadina, insomma.
E sognando ci siamo immaginati genitori che aspettano i figli all’uscita della scuola e intanto sbrigano commissioni, fanno acquisti, nonni che leggono il giornale sulle panchine, bambini che invece di passare dal chiuso dell’aula scolastica al sedile del SUV, corrono in un giardino, impiegati in pausa pranzo non più costretti a fare la gimkana tra le auto, ma che chiacchierano seduti al dehor di un bar… e magari qualche angosciato contribuente che, uscendo dall’Ufficio delle Entrate, potrà riconciliarsi col mondo vedendo che le tasse appena pagate sono state ben spese…!
É un sogno, lo ammettiamo, ma come recita un canto cileno “se hace camino al andar”: camminando si fa il sentiero.
Allora partiamo dall’illuminazione sulla piazza, dal creare spazio ai pedoni, dal controllare – e sanzionare – l’invadenza e il delirio di velocità degli automobilisti maleducati…
Alcuni rideranno di questa immagine di città perfetta, più vicina alla “Città del Sole” che all’Alessandria odierna, ma se non si guarda oltre la siepe si è perso in partenza e forse un giorno, chissà…!
Paola Corbella Estienne Pier Carlo Lava Enrico Asinaro
I cittadini prima di tutto