Mi accingevo a confutare puntualmente le diverse falsità diffuse, col consueto amore per l’invenzione diffamatrice seppur ‘da pedana’ tipica del ceto anti-politico e anti-popolare nazionale, dal segretario provinciale del Pd a proposito di Province, assessorati, presunte pressioni e mutamenti d’opinione, ma mi è corso in aiuto uno dei venticinque lettori di quest’Italia seicentesca e manzoniana, che ha fornito una replica che faccio mia, bella com’è per precisione e concisione:
“La favola ‘La volpe e l’uva’, in realtà, è unanimemente attribuita a Esopo, scritta in greco, tradotta da Fedro in latino, tradotta da La Fontaine in francese e, finalmente, tradotta da Borioli in valenzano…”
Corrado Parise