Sarà Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente nazionale ANCI, l’oratore ufficiale, domenica 3 aprile, della cerimonia per le celebrazioni del 72esimo anniversario dell’eccidio della Benedicta, avvenuto tra il 6 e l’11 aprile del 1944 quando ingenti forze nazifasciste circondarono la Benedicta ed altre cascine, nel comune di Bosio sull’Appennino ligure tra Alessandria e Genova, fucilando 147 partigiani.
Un ospite non scelto a caso: il primo cittadino torinese nei luoghi dell’eccidio era solito recarsi sin dall’infanzia quando a portarlo era suo padre, ex partigiano.
Due province, dunque, Genova e Alessandria, legate da un tragico avvenimento storico la cui commemorazione vedrà la presenza, oltre che di Fassino, anche di Rita Rossa, sindaco di Alessandria, di Stefano Persano, sindaco di Bosio, di Massimo Bisca dell’Anpi provinciale Alessandria e Genova e di Pasquale Cinefra, presidente ANPI provinciale.
I saluti saranno portati da Gian Piero Armano, presidente Associazione Memoria della Benedicta, che coordinerà anche tutti i momenti della celebrazione.
Si inizierà alle 9,30 con il concentramento al Sacrario, la deposizione delle corone ed il corteo che dal Sacrario giungerà sino al cortile della Benedicta.
A seguire la Santa Messa che sarà officiata da Padre Ennio Bellocchi, cugino di un partigiano trucidato durante l’eccidio.
Nel corso della manifestazione suonerà la banda musicale S.O.C. Nostra Signora della Guardia di Genova Pontedecimo.
Alla Cascina Pizzo si terrà, inoltre, una mostra con esposizioni delle opere grafiche di Gianni Stefanutto, autore del logo che rappresenta il sacrario (il viso di un partigiano caduto che si unisce al profilo dei monti dell’Appennino) e dei manifesti che saranno visibili in mostra.
Roberto Cavallero