Barosini: “Omertà a Palazzo Rosso: ma i cittadini devono sapere!”

barosini_nuovadi Giovanni Barosini*

 

Dopo gli insopportabili ed irriguardosi tentennamenti nel rapportarsi col Consiglio di taluni vertici di aziende del Comune, assistiamo ad un ennesimo insulto all’organo istituzionale più alto della nostra Comunità.

La misteriosa partecipata accusata di 144 mila euro di danno erariale da parte della Guardia di Finanza e della Corte dei Conti per acclarata malagestione, di cui alle omertose indiscrezioni di queste ore, riporta in primo piano due fondamentali questioni: la trasparenza e la centralità del Consiglio comunale, ovvero l’assemblea dei veri rappresentanti dei Cittadini.

Ebbene, la arrogante carenza di atti trasparenti e chiari è ormai una costante e la ripetuta esautorazione del ruolo dei Consiglieri è la mortificazione dell’intera comunità.

È ormai drammaticamente urgente l’apertura di una nuova stagione, Comune Alessandria sera  autenticamente limpida e di vero rispetto per la res publica.

Intanto prosegue il cinico smantellamento delle nostre aziende, senza minimamente indicare un’idea di Città. Non è retorica auspicare quanto prima un sostanziale cambio di denominazione, da Palazzo Rosso a Palazzo di vetro.
La Città è al buio.

Sempre a proposito di trasparenza, in Commissione Bilancio sto ancora cristianamente aspettando di approfondire alcune tematiche importanti:

– il teleriscaldamento, sotto il profilo economico finanziario,
– l’affidamento a Manutencoop di alcuni servizi,
– la irrisolta questione Ica-commercianti.

Anche su questi argomenti denoto una sorta di opacità da parte di chi attualmente amministra la nostra Città.
Ma non demordo, i Cittadini esigono chiarezza.

 
* Presidente commissione Bilancio Comune di Alessandria