Arrivano a Valenza Antonio Rezza e Flavia Mastrella e lo fanno, domenica 31 gennaio (ore 21), per portare sul palcoscenico del Teatro Sociale il loro spettacolo “Io”.
Sono artisti imperdibili, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, per inventiva, forza comica e presenza scenica. Nei loro spettacoli Antonio è solo in scena: gli fanno compagnia solamente le strutture e gli oggetti di Flavia Mastella, fondamentali per lo sviluppo drammaturgico. Infatti, è dall’incontro tra i meccanismi narrativi, sempre surreali e anarchici, di Rezza con gli oggetti della Mastrella che scaturisce poi uno spettacolo sorprendente. A quel punto in scena c’è lui con il suo corpo manipolato e manipolatore capace di diventare artefice e scultura in ogni momento, con un testo, fisico e verbale, che disintegra qualunque regola narrativa creando e demolendo personaggi e connessioni logiche. Il rapporto con il pubblico diventa un contatto fisico, la capacità di dominare gli spettatori per poi liberarli con meccanismi comici inaspettati. Cos’è l’Io? Un cerchio giallo consapevole di sé.
Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. Io cresce inumando e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l’affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino ad unirsi ad esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro.
Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il piegatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l’acqua che si fa doccia e dolce zampillare. Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell’amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l’idillio con il tessuto amato. Si gioca all’oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui.
E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l’appetito non supportato dalla tavola imbandita. Infine la catastrofe: Io si ridimensiona…
“Io” è firmato da Flavia Mastrella e Antonio Rezza; quadri di scena di Flavia Mastrella; testo (mai) scritto da Antonio Rezza; assistente alla creazione Massimo Camilli; disegno luci Mattia Vigo.
Questi i costi dei biglietti: intero 20 euro; ridotto 16 euro.
Informazioni e contatti: Il botteghino del teatro è aperto da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 e sabato dalle 10 alle 13. Biglietteria tel. 0131.942276 – 324.0838829 ; http://www.valenzateatro.it.