Ottria e Mighetti d’accordo: “Quel progetto per biodigestore impone massima cautela”

BiodigestoreLa società ENERGA s.r.l. ha presentato un progetto per un impianto di energia elettrica da biogas derivante dal trattamento di rifiuti in una località in provincia di Genova, a breve distanza dal confine territoriale della Regione Piemonte, nelle immediate vicinanze di un corso d’acqua.

«La questione mi sta particolarmente a cuore per diversi motivi – interviene il consigliere regionale del PD Walter Ottria -: la vicinanza dell’impianto al torrente Scrivia (destinato all’approvvigionamento idrico di più di 100mila cittadini) e lo scarico previsto dal progetto sono quelli che più mi preoccupano».

La Regione Liguria ha rinviato l’analisi del progetto e ha già coinvolto la Regione Piemonte nel processo autorizzativo finalizzato al parere di compatibilità ambientale, «chiedo alla Giunta – continua il consigliere acquese – di impegnarsi a partecipare alla valutazione del progetto, utilizzando il principio di precauzione, tenendo in massima considerazione tutti gli aspetti legati al rapporto tra i benefici e le eventuali ricadute ambientali che tale impianto potrà avere.»

Le problematiche non sono solamente di natura ambientale, «un aspetto da non sottovalutare riguarda la società proponente, il cui capitale sociale è pari a 20mila €, somma del tutto inadeguata alla copertura di possibili danni – conclude il consigliere PD».

Sul tema è intervenuto anche il consigliere 5S Mighetti che si è detto concorde nel merito con il conterraneo Ottria, sottolineando come i possibili elementi inquinanti del corso d’acqua siano motivo di forte riserva in relazione alla costruzione del biodigestore.

L’assessore competente in materia di ambiente Valmaggia ha dato risposta in aula, seguendo la linea richiesta dal Consigliere primo firmatario, confermando l’intenzione di valutare insieme alla Regione Liguria e all’ARPA la costruzione dell’impianto con la massima attenzione alle possibili ricadute ambientali, percorso già intrapreso nei fatti il 15/10/2015 con la richiesta del Dipartimento all’Ambiente Regionale ligure che ne ha chiesto il coinvolgimento. Ha inoltre aggiunto che la Giunta intende impegnarsi ad andare oltre la semplice valutazione dei rischi.