di Dario B. Caruso.
Che settimana, ragazzi!
Il Governo si confronterà a muso duro contro gli assenteisti della Pubblica Amministrazione.
Saranno presi provvedimenti radicali e, se la norma verrà approvata, i Truffatori dello Stato subiranno il licenziamento in tronco.
Basteranno 48 ore.
Sarebbe ora.
Se non fosse…
Se non fosse che qualcuno si metterà di traverso, sono pronto a scommetterci.
Su tutti? I Sindacati.
Già cominciano a rumoreggiare “si ledono i diritti dei lavoratori!” “e tutte le battaglie condotte in questi anni?” “faremo assemblee scioperi e barricate”.
E soprattutto “cazzarola, è la volta che ci impallinano…”
Ci abbiamo fatto il callo, non abbiamo più fiducia nella propaganda poiché certamente non si tramuterà in azione.
E alcuni atteggiamenti di questi ultimi giorni hanno il sapore di una propaganda di altri tempi, quando un secolo fa andavano di moda la mascella forte e i pugni sui fianchi, si faceva la voce grossa con l’Europa e alla fine si restava soli di fronte alla desolazione di una guerra.
Rocco Siffredi lancia su Change.org una campagna per l’inserimento dell’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole italiane.
In questo caso parlare di inserimento potrebbe risultare sconveniente ma l’idea del “tronchetto della felicità nazionale” sta lentamente prendendo piede.
Per quanto abbia negli anni razzolato male (dando comunque del suo e facendo del bene), il ragazzo predica oggi con cognizione di causa; la sua idea attecchirà, vedremo i modi e i tempi.
Unico interrogativo: per evitare discriminazioni, coloro che non intenderanno avvalersi di questa materia per scelta religiosa o formazione filosofica potranno frequentare corsi di falegnameria o di cucito?
Che bella l’Italia che, come cantano Elio e le Storie Tese, “insomma il pene mi da il pane!”